Negli ultimi giorni, i prezzi dei carburanti nell’area iblea, compresa la provincia di Ragusa, hanno registrato un aumento significativo. Questo rincaro del costo dei carburanti non è limitato solo a questa regione, ma è una tendenza che sta coinvolgendo l’intero Paese. Il presidente provinciale di Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, ha voluto fare chiarezza sulla situazione e manifestare preoccupazione riguardo a un percorso che si prospetta complesso per gli automobilisti e gli operatori del settore.
Aumento del prezzo del prodotto raffinato
Gianluca Manenti ha precisato che negli ultimi due mesi il prezzo del prodotto raffinato è aumentato di circa 11-12 centesimi al litro. Tuttavia, va sottolineato che il prezzo alla pompa, nello stesso periodo, è aumentato solo di 8-9 centesimi al litro, risultando quindi in un aumento inferiore rispetto alla variazione del prodotto raffinato. Questo suggerisce che i prezzi alla pompa hanno subito un incremento meno significativo rispetto alle variazioni internazionali del prodotto petrolifero.
Nuova cartellonistica sui prezzi: inutile e dannosa
Dal 1° agosto è prevista l’installazione di una nuova cartellonistica sui prezzi all’interno dei punti vendita carburanti. Tuttavia, secondo Manenti, questa iniziativa è stata definita inutile e dannosa. Egli spiega che il prezzo del carburante per i consumatori è determinato dalla compagnia petrolifera, che imposta un prezzo fisso per il gestore. Di conseguenza, i gestori non hanno il margine per variare il prezzo, e l’aggiunta di una cartellonistica che indica il prezzo medio regionale o nazionale risulta poco utile e potrebbe creare tensioni tra utenti e gestori.
Dannosità per i piccoli gestori
Manenti sottolinea che la nuova cartellonistica potrebbe avvantaggiare i petrolieri e i retisti, ovvero coloro che sono al di sotto del prezzo medio di mercato. Questo potrebbe spingerli ad avvicinarsi al prezzo di riferimento, consentendo loro di marginare meglio. Inoltre, ciò porterebbe a un riallineamento dei listini da parte di tutti gli operatori petroliferi, contraddicendo il principio della libera concorrenza di mercato come evidenziato anche dall’Antitrust.
Oneri aggiuntivi per i gestori
Con l’introduzione della nuova cartellonistica, i gestori sono costretti a verificare il prezzo medio del carburante ogni mattina alle 8:30 e trasferirlo sui tabelloni entro le 10:30 dello stesso giorno. Ciò comporta una serie di oneri e sanzioni potenziali che possono variare da 200 a 2000 euro. Inoltre, dopo quattro violazioni, gli impianti potrebbero addirittura essere soggetti alla chiusura.
Escluso il taglio delle accise
Il presidente di Confcommercio Ragusa ha espresso preoccupazione per l’esclusione del taglio delle accise nel decreto Carburanti. Inizialmente, il decreto prevedeva l’introduzione dell’accisa mobile in caso di picchi delle quotazioni internazionali. Questo avrebbe consentito di calmierare il prezzo trasferendo l’extra gettito IVA generato dall’aumento del prezzo sull’accisa. Tuttavia, tale misura è stata esclusa, suscitando perplessità tra gli operatori del settore.
In conclusione, l’aumento dei prezzi dei carburanti a Scicli e nell’intera provincia di Ragusa sta suscitando preoccupazione tra i consumatori e gli operatori del settore. Il presidente di Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, ha messo in evidenza le sfide che si prospettano per il settore dei carburanti e ha espresso la necessità di attenzione e misure adeguate da parte delle istituzioni per affrontare questa delicata situazione.