Ben 25 Paesi hanno segnalato casi di colera dall’inizio del 2023, 14 solo in Africa, la regione più colpita. A fare il punto è l’Organizzazione mondiale della sanità, che “sulla base dell’elevato numero di focolai e della loro espansione geografica, nonché della mancanza di vaccini e di altre risorse” continua a valutare il rischio a livello globale come “molto elevato”.
Dall’ultimo rapporto, pubblicato il 6 luglio 2023 (che copre i dati segnalati fino al 15 giugno), una nuova epidemia di colera è stata segnalata dall’India, risalente a metà maggio. Per l’Oms, “la capacità complessiva di rispondere alle molteplici e simultanee epidemie continua a essere messa a dura prova a causa della mancanza globale di risorse, comprese le carenze del vaccino e delle forniture per fronteggiare la diffusione, nonché del personale medico e sanitario pubblico, che sta fronteggiando molteplici epidemie simultanee e altre emergenze sanitarie”.
Colera: cos’è e sintomi
Il colera è una malattia infettiva acuta causata dal batterio Vibrio cholerae. Si tratta di un’infezione batterica del tratto gastrointestinale, nota per la sua velocità di insorgenza e per i sintomi gravi che può provocare.
Il Vibrio cholerae è presente in particolare nelle acque contaminate, specialmente quelle povere di igiene e sistemi di approvvigionamento dell’acqua inadeguati. La malattia si trasmette principalmente attraverso l’ingestione di acqua o cibo contaminato dal batterio.
I sintomi del colera possono variare da lievi a gravi e possono comparire entro poche ore o fino a cinque giorni dopo l’esposizione al batterio. I sintomi principali includono:
Diarrea acquosa: La diarrea è il sintomo caratteristico del colera. È spesso abbondante, acquosa e può provocare una disidratazione rapida e grave.
Crampi addominali: I pazienti colpiti possono sperimentare forti crampi addominali, che possono essere dolorosi.
Nausea e vomito: La malattia può causare nausea e vomito, che possono contribuire alla disidratazione.
Disidratazione: Uno dei rischi maggiori del colera è la rapida perdita di fluidi corporei a causa della diarrea intensa e del vomito. La disidratazione può portare a complicazioni gravi e perfino mettere in pericolo la vita del paziente.
Sete e secchezza delle mucose: A causa della disidratazione, i pazienti possono sperimentare sete intensa e secchezza delle mucose (bocca e lingua asciutte).
Affaticamento e debolezza: La disidratazione e la perdita di elettroliti possono causare sensazione di affaticamento e debolezza generale.
Possibili sintomi gravi: Nei casi più gravi, il colera può portare a shock ipovolemico, insufficienza renale e perfino morte se non trattato tempestivamente.
È importante sottolineare che non tutti coloro che vengono infettati dal batterio sviluppano sintomi. Alcune persone possono essere portatrici asintomatiche del Vibrio cholerae, ma possono comunque contribuire alla diffusione della malattia.
Il colera è una malattia grave che richiede una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato, soprattutto per prevenire la disidratazione e le complicazioni. La terapia principale si concentra sulla reidratazione del paziente attraverso l’assunzione di liquidi e, se necessario, l’uso di soluzioni elettrolitiche. In alcuni casi, possono essere prescritti antibiotici per ridurre la durata e la gravità della malattia.
Per prevenire il colera, è fondamentale adottare misure igieniche adeguate, come lavarsi le mani frequentemente con acqua e sapone, consumare solo acqua potabile e cibi ben cotti e igienicamente preparati. Inoltre, l’accesso a servizi igienici sicuri e l’adeguata gestione delle acque reflue sono fondamentali per prevenire la diffusione della malattia.