La molestia olfattiva è un fastidioso disturbo che può influenzare negativamente il benessere di una persona, causando disagio e malessere. Negli ultimi tempi, sempre più cittadini di Ragusa hanno segnalato episodi acuti di molestia olfattiva, attribuendola all’impianto di compostaggio di Cava dei Modicani.
Questa problematica è stata al centro di una discussione avvenuta ieri, 8 agosto, alle ore 18.00, durante l’assemblea dei sottoscrittori del “Comitato Vecchia Ferrovia di Ciccio Pecora”. L’incontro si è tenuto nel piazzale del Foro Boario di Ragusa. Il “Comitato Vecchia Ferrovia di Ciccio Pecora” è un’organizzazione attiva dal 2010, con l’obiettivo di promuovere e sostenere iniziative volte a tutelare e salvaguardare le aree residenziali e commerciali nelle vicinanze della S.P.10 Ragusa-Chiaramonte e del vecchio tracciato della ferrovia regionale a scartamento ridotto, nota come “ferrovia di Ciccio Pecora”.
Nel contesto delle attività del comitato, è stata avviata una campagna di monitoraggio delle molestie olfattive. Questa campagna mira a raccogliere dati sulla presenza di odori sgradevoli in un’area entro un raggio di 6 chilometri dall’impianto di compostaggio. Il monitoraggio è effettuato attraverso l’utilizzo dell’applicazione mobile GeoNose (https://webapp.geonose.it/). Si invita la cittadinanza a partecipare attivamente a questa rilevazione scaricando l’app per smartphone dai rispettivi store e segnalando liberamente le situazioni di molestia olfattiva nell’ambito del progetto “Impianto di compostaggio di Ragusa”.
I dati raccolti durante questa campagna di monitoraggio saranno presentati a metà settembre presso la S.R.R. ATO 7 RAGUSA, l’ente gestore dell’impianto, con l’obiettivo di discutere le cause alla base di questa problematica e individuare possibili soluzioni.
L’appello alla partecipazione dei cittadini è fondamentale per affrontare efficacemente il problema della molestia olfattiva e per lavorare insieme verso una soluzione che possa migliorare la qualità della vita di tutti i residenti interessati.