Non solo durante la stagione estiva, ma ormai in pratica durante tutto l’anno, la Ragusa-mare, la strada ex provinciale 25, è divenuta la croce e delizia di cittadini che la percorrono sempre più con difficoltà per l’intenso traffico e spesso anche con i rischi derivanti da comportamenti di guida sicuramente poco prudenti e corretti per non dire spesso anche criminosi.
Il grave incidente dei giorni scorsi che ha coinvolto un camion ed un furgone con trasporto di un ferito a Catania in elisoccorso, ha dato occasione a Peppe Calabrese, nella sua doppia veste di consigliere comunale e segretario cittadino del Pd, di intervenire sulla questione della sicurezza della strada chiedendo al sindaco ed all’amministrazione di recuperare il progetto del raddoppio della carreggiata, progetto che, afferma Calabrese, “esiste nei cassetti del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa per il raddoppio della carreggiata con spartitraffico, dalla fine della zona industriale fino a Marina di Ragusa. Un progetto che, come tanti altri, potrebbe essere finanziato con i fondi del PNRR, visto che esiste e sarebbe già pronto”. Per tale motivo il consigliere/segretario dem afferma “ci permettiamo di segnalare la questione al sindaco Cassì perché agisca presso la ex Provincia per recuperare il progetto e portarlo avanti.
Se lo farà il Partito Democratico sarà al suo fianco sostenendo la necessità di mettere in sicurezza, una volta per tutte, questa strada. Ragusa ha bisogno di opere importanti, non solo ordinaria amministrazione e questa potrebbe essere l’occasione giusta per avviare una grande opera a vantaggio della collettività”. In apertura della propria nota stampa Peppe Calabrese aveva anche ricordato “sono passati davvero tanti anni dall’ultimo intervento volto a migliorare sensibilmente la sicurezza veicolare sulla SP 25 con la realizzazione di una rotatoria in prossimità di contrada Gatto Corvino. Opera realizzata dalla ex Provincia su forte impulso del Comitato intercontrade. Da allora, a parte l’asfaltatura di qualche tratto, non si è visto granchè”. Intanto, lo stesso Calabrese, nei giorni scorsi, era intervenuto a 360 gradi sulla questione del turismo a Ragusa lamentando “dal Comune solo improvvisazione” in quanto, secondo lui “a Ragusa, purtroppo, da anni si naviga a vista e, in questa stagione estiva 2023, non possiamo fare a meno di notare più degli anni precedenti la quasi totale assenza di programmazione e iniziativa pubblica.
È sotto gli occhi di tutti che manca un piano turistico degno di questo nome, il cartellone degli eventi per la stagione estiva è, a fare un complimento, mediocre; la gestione del traffico e degli accessi al centro storico di Ibla subisce (per fortuna) i suggerimenti di qualche comitato locale perché in assenza di un piano di mobilità come si deve si è costretti a modificare dall’oggi al domani le ordinanze che regolano le Zone a Traffico Limitato e l’offerta del servizio gratuito di trasporto da e per il quartiere barocco. Si aggiunga a queste criticità che la nostra è una città con strade groviera, sporche e con le erbacce, che in alcune zone manca l’acqua potabile, che non sono pochi i disagi derivanti dalla sensazione di scarsa sicurezza pubblica soprattutto nella zona di Marina… Mettiamo, poi, un evento imprevedibile come l’incendio all’aeroporto di Catania con i disagi che ha comportato, ed ecco che Ragusa diventa meta alla quale si può rinunciare senza grandi rimpianti.
Il nostro gioiello barocco diventa una meta appena appetibile per il turismo di prossimità, in concorrenza spietata con altre decine di località turistiche siciliane rinomate e, probabilmente, abituate a programmare per tempo gli eventi per la bella stagione”. Calabrese quindi passa alla parte propositiva del proprio intervento “emerge, con sempre più urgenza, la necessità di affidare quelle deleghe (Turismo, Cultura Eventi n.d.r.) a una figura di grande professionalità in quei settori e che, di concerto con le associazioni dei commercianti e delle strutture turistiche e ragionando su una nuova mobilità per tutti e tre i quartieri principali di Ragusa (Centro, Ibla e Marina), possa cominciare a pianificare oggi la stagione estiva 2024 e così via, promuovendola come si deve. Sperando che, nel frattempo, anche tutti gli altri disagi di cui Ragusa soffre siano risolti.
Solo così si potrà sperare che Ragusa diventi davvero una meta appetibile e irrinunciabile per i turisti. Ovviamente lo stesso principio vale anche per la bassa stagione: mi permetto di segnalare che fra quattro mesi entreremo nel periodo natalizio. Riuscirà la Giunta Cassì – conclude Calabrese con un pizzico di ironia – a non farsi cogliere impreparata da questo appuntamento del tutto inaspettato?” (da.di.).