L’Etna da ieri sera è in eruzione. Una fase esplosiva, visibile da lontano, si è attivata dal cratere di sudest. A darne notizia è stato il Dipartimento della protezione Civile della Regione Siciliana. L’attività esplosiva in corso ha dato origine ad una nuova fontana di lava. Ieri sera è stata attivata una fase operativa di preallarme per una possibile ricaduta di sabbia vulcanica, alimentata dal vento verso Sud, in direzione Catania, Mascalucia, Nicolosi, Pedara, Gravina e paesi limitrofi. L’aeroporto di Catania è chiuso e molti voli sono stati cancellati o dirottati in altri scali siciliani.
Stamattina il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana ha comunicato una variazione della fase operativa da “Attenzione” a “Preallarme”.
“Facendo seguito alla comunicazione inoltrata in data odierna alle ore 20.53 dal sistema ETNAS di passaggio dal livello F0 al livello F1 (Alta probabilità di accadimento imminente di fontane di lava), – SI LEGGE NELLA NOTA DEL Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana – questo DRPC comunica con la presente, il passaggio della fase operativa da “ATTENZIONE” a quella di “PREALLARME”.
Per quanto concerne l’accesso alle aree sommitali valgono, per quanto oggi applicabili, le prescrizioni contenute nelle “Procedure di allertamento Rischio Vulcanico e modalità di fruizione per la zona sommitale del Vulcano Etna”, di cui all’Ordinanza della Prefettura di Catania n.18709 del 04.04.2013.
I Sindaci dei Comuni sommitali e gli altri Enti ai quali la presente è inoltrata, sono invitati a ad attivare le misure discendenti dalle procedure precedentemente richiamate, con particolare riferimento a:
– interdizioni delle aree interessate;
– mantenersi informati sull’evoluzione delle fenomenologie in corso;
– attivazione del COC e delle locali OO.d.V.
nonché delle procedure previste dal vigente Piano comunale di P.C..