Scene da film a Vittoria. E’ accaduto sabato scorso in pieno giorno in piazza Manin. Tre extracomunitari di nazionalità tunisina hanno dato vita ad una violenta rissa con calci, pugni e lancio di pietre. I tre extracomunitari sono stati denunciati dagli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria.
Uno dei tre soggetti è stato altresì arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, per essersi scagliato con calci e pugni contro un poliziotto intervenuto per sedare gli animi. Nello specifico, l’attenzione degli agenti di Polizia in servizio di prevenzione e controllo del territorio, veniva richiamata dalla presenza di un gruppo di stranieri che si allontanava rapidamente dalla piazza in questione, localmente nota come Piazza Senia, ove tra l’altro insistono attività commerciali e luoghi di culto, a causa di tre soggetti che decidevano di affrontarsi con violenti pugni, calci e lanci di pietre, dando vita ad una violenta rissa.
I poliziotti tempestivamente giunti nella suddetta Piazza, tra via Senia e via San Martino, ove era in corso la violenta rissa, sono intervenuti con immediatezza per sedare la stessa. In quei concitati attimi, uno dei tre cittadini di nazionalità tunisina coinvolti, si scagliava con violenza, impugnando un tirapugni di metallo, contro uno dei poliziotti e sferrava pugni e calci, procurandogli diverse ferite ed escoriazioni al volto, ma nonostante ciò veniva trattenuto ed immobilizzato.
In considerazione dei fatti accertati, i tre soggetti tunisini identificati per B.B, classe 2001, M.O. classe 1987 e K.M. classe 1966 venivano condotti presso il locale Commissariato di P.S. per ulteriori accertamenti e per le formalità di rito.
In particolare, B.B., irregolare sul territorio nazionale, veniva tratto in arresto per il reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e contestualmente denunciato in stato di libertà unitamente agli altri due connazionali per il reato di rissa e porto di strumenti atti ad offendere.
L’arrestato, su disposizione del P.M. di turno, veniva condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’A.G. competente.