Secondo uno studio scientifico il Mediterraneo e il Mar Nero sono tra le zone a più alto rischio di esposizione per gli uccelli marini a causa dell’inquinamento da plastica. Lo studio pubblicato sulla rivista scientifica “Nature Communication”, evidenzia la necessità di una migliore cooperazione e collaborazione internazionale per affrontare la minaccia globale dell’inquinamento da plastica per la vita marina, nonchè l’urgenza di un’azione politica forte per limitare la produzione, l’uso e lo smaltimento.
Lo studio ha utilizzato i dati raccolti attraverso i successivi studi sugli uccelli marini di BirdLife Malta. E’ stato scoperto che le berte Yelkouan che si riproducono a Malta, soffrono della più alta esposizione alla plastica di qualsiasi altro uccello marino in tutto il mondo. Trascorrendo tutta la loro vita tra il Mediterraneo e il Mar Nero, sono costantemente esposti a un’elevata densità di plastica. Le isole maltesi ospitano tre specie di uccelli marini che hanno fatto parte dello studio: la berta maggiore di Scopoli, la berta minore di Yelkouan e la berta maggiore europea.
Gli uccelli marini sono sensibili all’inquinamento da plastica poichè ingeriscono accidentalmente plastica che scambiano per cibo o rimangono impigliati in detriti di plastica durante il foraggiamento.
(ITALPRESS).
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