“Buon compleanno Quasimodo”. Una torta ed una corona di alloro per festeggiare il 122mo anniversario della nascita del Nobel per la Letteratura 1959. Nella casa natale di via Posterla sono stati in tanti, nonostante le incerte condizioni meteo, a volere essere presenti all’evento promosso dall’Associazione culturale Proserpina in collaborazione con l’Associazione Via, e che ha visto anche la presenza di Alessandro Quasimodo.
Il Sindaco Maria Monisteri ha portato il saluto della città e per l’occasione Dario Trovato ha presentato il suo libro di poesie, “D(I)ario di bordo”, alcune delle quali lette da Ernesto Ruta e altre dallo stesso Alessandro Quasimodo. Alla chitarra Gesuele Sciacca ha reso musica di alcune poesie quasimodiane. Presenti all’evento anche il direttore onorario del Polo museale di Modica, Giovanni Di Stefano e Giovanna Scuderi, in rappresentanza del comune di Atripalda, ed editrice della rivista Agorà Giovani, Marinella Ruffino presidente dell’Associazione Proserpina, ha ricordato l’attività della Casa Museo grazie anche al costante supporto di Alessandro Quasimodo, da sempre vicino e convinto sostenitore dell’azione svolta per la diffusione della cultura quasimodiana in un luogo simbolo quale Modica, città natale del Nobel.
Il figlio del poeta ha spaziato sui temi della poesia moderna e contemporanea, sul rapporto con il padre e la madre Maria Cumani. Tanti gli aneddoti e le vicende familiari raccontate da Alessandro Quasimodo, legato in particolar modo alla figura materna e cresciuto con la figura di un padre dalla forte personalità. Il figlio del poeta ha toccato alcuni temi della poesia quasimodiana ricordando l’impegno civile del poeta in anni difficili come quelli del fascismo, che portarono il giovane Salvatore a rifiutare l’iscrizione al Fascio. Quasimodo porta oggi con sé, dice il figlio, un messaggio ancora valido per le giovani generazioni visto il suo no alla guerra ed ai totalitarismi.
La sua poesia è portatrice di messaggi positivi derivanti dalla conoscenza dell’assurdità del conflitto mondiale ed infonde comunque speranza per le generazioni a venire. Non è un caso, ha concluso Alessandro, che oggi Quasimodo è molto apprezzato dai giovani tra tutti i poeti moderni italiani e non.