Si concluderà con la nuova produzione “De Pasión y Música”, in scena da mercoledì 30 agosto a domenica 3 settembre alle ore 21.00, la 13^ edizione di “Palchi Diversi Estate al Castello”, la stagione estiva della Compagnia G.o.D.o.T. che ha illuminato di cultura il cielo di Ragusa ed ha fatto registrare continui “tutto esaurito”.
Per quest’ultimo spettacolo saranno le parole di Federico Garcia Lorca e di Pablo Neruda protagoniste del particolare palco verticale allestito sulla scalinata all’interno del parco del Castello di Donnafugata. Uno spettacolo non solo all’insegna della poesia ma ricco e dinamico grazie al continuo alternarsi di momenti di grande pathos con altri più ironici, con spazio alla leggerezza e al canto. Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso, direttori artistici di una delle realtà teatrali più rilevanti del territorio, rendono omaggio a questi due personaggi straordinari del Novecento, due pilastri della poesia, del teatro e dell’impegno civile. La loro amicizia e il rispetto reciproco hanno ispirato generazioni di artisti e intellettuali, e questa produzione teatrale offre al pubblico l’opportunità di immergersi nel loro mondo straordinario.
Un mondo fatto di genialità e creatività, ma sorretto da un atteggiamento severo. Una disposizione che Lorca riversava in tutta la propria produzione, chiedendo ad essa due condizioni essenziali: amor y disciplina. Il titolo dello spettacolo, “De Pasión y Música”, deriva da una frase tratta da una delle bellissime poesie di Lorca, “Potessero le mie mani sfogliare la luna”, che riflette la passione e la musicalità delle immagini evocative presenti nel teatro e nella poesia immortale dei due autori. “Tra Federico Garcia Lorca e Pablo Neruda – spiega il regista Vittorio Bonaccorso – c’era una grande amicizia ed un afflato che si alimentava di contenuti politici e letterari, tanto che nell’ambito della storia della letteratura dei loro paesi di origine, il loro rapporto si può definire un vero e proprio sodalizio”. Lorca e Neruda sono figure fondamentali nella storia della letteratura e dell’arte del ventesimo secolo.
Entrambi hanno contribuito a plasmare la poesia e il teatro, diventando espressione di una produzione letteraria di rivolta e d’esilio che ha dato voce alle vittime di ingiustizie e soprusi. I loro messaggi di libertà si sono intrecciati tra vita privata e produzione artistica e le loro parole, alte, piene e sempre vive, hanno lasciato e continuano a lasciare un’impronta indelebile nei cuori di molti. Federica Bisegna, con dedizione e sensibilità, guidata dall’amore verso questi due straordinari e prolifici poeti, ha scelto e adattato i testi dello spettacolo e ne ha cucito i versi per tessere un quadro dinamico ed emozionante per “la loro voce d’arancio in lutto e per la loro poesia che esce come un grido”.