La Provincia di Ragusa conquista il primo posto nella classifica regionale anche per gli autocarri appartenenti alle categorie meno inquinanti. Il parco circolante in entrambi i segmenti, però, resta datato e alimentato al 95% a gasolio.
Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Sicilia nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro. In seguito all’analisi si riscontra che Ragusa è al primo posto nella classifica regionale sia per il forte incremento di immatricolazioni nel segmento autobus, sia per le percentuali elevate di autocarri appartenenti alle categorie Euro 5-6.
Ragusa conquista il primo gradino del podio per l’incremento di nuove immatricolazioni di autobus
Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci nel 2022 in Italia hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.
Stesso tenore per la Sicilia che nel 2022 fa segnare addirittura un -24% di immatricolazioni, pari a 1.076 nuove targhe, 349 in meno rispetto al 2021. La Provincia di Ragusa segna un calo quasi del 10%, valore che si discosta dalla media regionale.
Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021, e un simile scenario si riscontra anche a livello locale. Tra le regioni in negativo la Sicilia registra un calo del 15,8% con 96 nuove targhe.
La Provincia di Ragusa è in netta contrapposizione e segna l’incremento più alto di tutta la Regione con il 200% di nuovi autobus in più (3 nuove unità rispetto alla sola del 2021).
Alimentazione: a Ragusa il 95% autobus e autocarri è alimentato a gasolio
Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante nel 2022 per il settore trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).
La Sicilia vede l’elettrico fermo allo 0,1% e l’ibrido in leggero rialzo allo 0,3%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (93% del parco) seguita dalla benzina al 5,2%.
La Provincia di Ragusa mostra valori in linea alla media regionale per autocarri ibridi ed elettrici, rispettivamente allo 0,1% e allo 0,3%. Il numero di mezzi a gasolio, pari al 95,1%, supera il dato regionale, mentre calano i mezzi alimentati a benzina (2,9%).
Anche il panorama nazionale relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).
Per le fonti alternative, in Sicilia l’ibrido è inesistente mentre l’elettrico si conferma allo 0,8%. Il gasolio segna il 95,5% e il metano scende al 3,2%.
Il panorama del parco circolante di autobus nella Provincia di Ragusa è costituito dal 95% da mezzi alimentati a gasolio, seguiti da quelli a metano (4,6%) e benzina (0,4%).
Categoria Euro: Ragusa svetta in testa alla classifica regionale per autocarri poco inquinanti
Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%. La situazione in Sicilia è più delicata dove la quota più rappresentata è quella degli Euro 0, che da soli sono il 26,8% del parco circolante. In generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 superano il 47%, in lieve calo rispetto ai dati 2021. Le classi meno inquinanti, ovvero Euro 5 ed Euro 6, si fermano al 18%.
Ragusa si aggiudica il primo posto in Regione per gli autocarri appartenenti alle categorie meno inquinanti, Euro 5-6, che toccano il 19,7%. Di conseguenza, le classi Euro 0-2 registrano il valore più basso della Sicilia, sebbene sia ancora una cifra significativa (43,9%).
In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.
Ben sopra la media nazionale, in Sicilia gli Euro 0 arrivano al 19,1%, al contrario la quota di Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 30,1%, al di sotto della media italiana che è del 47,9%.
In questo contesto, la Provincia di Ragusa mostra dati che si discostano da quelli rilevati in Regione: oltre un autobus su quattro è Euro 0 e i mezzi Euro 5-6 si attestano al 24,3%.
Anzianità: a Ragusa il parco circolante dei mezzi pesanti è decisamente agée
Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci nel 2022 in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante). In Sicilia, invece, la fascia d’età più diffusa si conferma quella 20-30 anni con il 23,4%. Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si abbassano: poco più del 16% dei mezzi ha massimo 10 anni. Cala, seppur di pochissimo, la percentuale degli under 1 anno, pari all’1,3%.
In Provincia di Ragusa gli autocarri con massimo 10 anni sfiorano il 18%, superando il dato regionale, mentre la quota di mezzi con oltre 20 anni, coprono oltre il 48% del parco circolante.
La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). In Sicilia la fascia di autobus oltre 20 anni si conferma la più rappresentata con il 41,5%, rispetto a quella nazionale (27,6%). In regione i mezzi con un’età massima di 5 anni scendono al 12,8%.
Nella Provincia di Ragusa si riscontrano valori più elevati rispetto ai dati regionali per gli autobus con oltre 20 anni (47,5%) e, proporzionalmente, si registrano valori piuttosto bassi anche in relazione ai mezzi sotto i 5 anni (6,6%).