“La Tari è stata aumentata in media del 20%. Un esborso non da poco per le tasche delle famiglie dei comisani. Soprattutto in un momento storico difficile come quello attuale. Un aumento che potrebbe anche essere giustificato dalla grave congiuntura storica se il sindaco, Maria Rita Schembari, non avesse evidenziato pubblicamente, in campagna elettorale, quindi appena qualche settimana fa, un intento di segno completamente opposto.
Infatti, grazie ai record raggiunti, a suo dire, dalla raccolta differenziata, la riduzione avrebbe dovuto essere dietro l’angolo. Insomma, la sindaco ha affermato che siccome la differenziata cresce, allora per i più virtuosi avrebbe dovuto essere riconosciuta una certa premialità. In questi giorni, i comisani si sono visti recapitare un acconto in incremento che, certo, non ha fatto piacere a nessuno e che, anzi, crea numerosi interrogativi sulla consistenza degli impegni presi dalla riconfermata sindaca e sull’attuazione degli stessi. Una cosa è promettere, un’altra è realizzare. Abbiamo capito, purtroppo, a nostre spese, che c’è una certa dissonanza. E tutto questo ha il sapore di una beffa, per la collettività, se si considera il numero di elettori che l’hanno votata”.
E’ quanto afferma il consigliere comunale Salvo Liuzzo, già candidato a sindaco, riguardo a una vicenda che ha una notevole ricaduta, ovviamente, per l’intera comunità. “Naturalmente – conclude Liuzzo – sarebbe troppo semplice fare polemica a riguardo. E, infatti, non intendo farla. E’ solo una presa d’atto. Nel suo programma elettorale, la sindaca parlava di graduale riduzione della pressione fiscale. E’ vero, non è mai entrata nello specifico. Ma l’inizio non è dei più promettenti. Suggeriamo, per il futuro, alla sindaca di essere conseguenziale con riferimento agli impegni assunti. I comisani hanno bisogno di rispetto e non di essere, politicamente parlando, buggerati. C’è, comunque, molto da meditare”.