E’ un Ragusa che cresce, è un Ragusa che ci crede. Ma, soprattutto, è un Ragusa che non guarda in faccia nessuno, che va avanti per la propria strada e che riesce a fare risultato anche contro tutti i pronostici della vigilia. E’ accaduto anche al De Simone di Siracusa con i padroni di casa guidati in panchina da Gaspare Cacciola che formano, di certo, una corazzata da tenere in considerazione per la prossima Serie D.
Nel turno preliminare di Coppa Italia, però, le aquile azzurre di mister Giovanni Ignoffo non si sono fatte irretire e, soprattutto, non hanno subito nessun tipo di sudditanza psicologica nei confronti dei più accreditati avversari. Anzi, hanno continuato a macinare gioco e, pur dopo essere passati in svantaggio, al 20esimo del primo tempo, non si sono disuniti e hanno continuato a manovrare senza tregua sino a trovare il pareggio con Garufi otto minuti dopo e, addirittura, la rete del successo al quarto d’ora della ripresa con un instancabile Tuccio.
“Gare di questo tipo – sottolinea il tecnico azzurro, Ignoffo – ci permettono di testare le qualità dei nostri giocatori e ci consentono di crescere costantemente per avvicinarci nella forma migliore al primo appuntamento di campionato. Il Siracusa è una bella squadra. Noi sappiamo che non dobbiamo mollare mai perché questo torneo è molto difficile. E dobbiamo abituarci a rispondere con continuità e umiltà alle difficoltà come abbiamo dimostrato di saper fare in svariate occasioni e come accaduto anche ieri pomeriggio. Sono contento della volontà profusa in campo e della voglia di fare che ci ha permesso di ribaltare il risultato.
Naturalmente, la nostra è una squadra che ha ancora ampi margini di miglioramento e stiamo lavorando per questo. Man mano che il nostro percorso si svilupperà, troveremo la collocazione migliore nel contesto di questo campionato che, lo sappiamo, si presenta alquanto complicato e, quindi, si rende necessario partire con il piede giusto. Ringrazio i ragazzi per come hanno saputo disputare la gara e il mio staff tecnico per la grande mano che mi fornisce nel far sì che tutto possa essere interpretato nella maniera giusta. Cerchiamo di trasmettere a tutto il gruppo la nostra idea di fare calcio”.