Proprio mentre in vari centri della provincia di Ragusa si organizzano le manifestazioni sul tema “L’indifferenza è complicità” sull’onda dello sgomento per il succedersi di episodi di violenza contro donne, da Scicli arriva una riflessione più generale su quello che Scicli Bene Comune, Sinistra Italiana e Unione popolare definiscono “il culto delle donna-oggetto” con riferimento al concorso ‘Miss 500’.
Questa la nota diffusa da Resi Iurato a nome delle organizzazioni autrici della nota stampa. “Se si volesse, in pochissime ed eloquenti parole, dar conto di uno degli stereotipi della cultura maschilista e patriarcale, basterebbe dire “Concorso di Bellezza” — come il concorso “Miss 500” la cui seconda edizione si è svolta pochi giorni fa a Scicli. E’ in queste manifestazioni che il culto della donna-oggetto ha una delle sue massime espressioni.
Poco importa che femminicidi e stupri, sintesi macabra dell’idea di donna-oggetto, siano ormai una costante nelle pagine dei giornali: i Concorsi di Bellezza non possono mancare nell’intrattenimento delle serate estive, con il benestare delle amministrazioni comunali che concedono i patrocini in maniera indiscriminata senza valutare il merito dell’iniziativa. Inutile discutere e proclamare, per l’ennesima volta, l’inasprimento delle pene se non si inizia ad operare contro una cultura che considera e presenta la donna come un “oggetto da esporre”. Pertanto, chiediamo con forza, a chi rappresenta ed opera nelle istituzioni, siano essi politici o funzionari, che si intervenga, con azioni concrete che favoriscano ed incentivino questo “non più rinviabile” cambiamento culturale” (da.di.)