Occhi al cielo per la cometa Nishimura, indicata con la sigla C/2023 P1. La cometa è stata scoperta solo poche settimane fa dall’astrofilo giapponese Hideo Nishimura e in questi giorni sta mostrando una splendida lunga coda e presto raggiungerà il punto più vicino al Sole. Secondo i ricercatori oggi, 12 settembre, la cometa raggiungerà il massimo splendore ed è visibile con semplici strumenti, basta un binocolo o un piccolo telescopio, molto più difficilmente a occhio nudo ma potrà essere visibile solo in ottime condizioni di buio e limpidezza del cielo. La cometa ha una coda magnifica, davvero molto ricca di dettagli e facilmente fotografabile, ma la sua visibilità è limitata alle soglie dell’alba.
Cos’è una cometa
Nishimura, come tutte le comete, è un pezzo di roccia e ghiaccio enorme, grande quanto una montagna. Quando si avvicinano al Sole, il ghiaccio di questi corpi celesti viene vaporizzato dal calore. Si crea dunque una sorta di nube attorno al nucleo che si trasforma in una «coda» che si estende nello spazio. Ed ecco la cometa, così come noi la vediamo dalla superficie terrestre.
Quando vedere la cometa
Il 12 settembre raggiungerà il punto di massimo avvicinamento alla Terra, sempre nella costellazione del Leone che si trova nell’emisfero settentrionale. Un buon punto di osservazione per noi europei, anche se per avere una possibilità di vederla ad occhio nudo dobbiamo aspettare il 17 settembre, quando raggiungerà la costellazione della Vergine e la sua massima luminosità, con una magnitudine apparente (la misura di luminosità di un corpo celeste) pari a 5. Per dare un’idea, i corpi celesti sono visibili all’occhio umano se di magnitudine apparente che va da -1 a 6, mentre sono difficilmente visibili con un livello più alto (7 o 8) e impossibili da vedere se valore è pari a 9 o 10.
La scoperta della cometa Nishimura
L’astrofilo giapponese Hideo Nishimura ha finora identificato altre due comete, la Nakamura-Nishimura-Machholz (C/1994 N1) e la Nishimura (C/2021 O1).
La cometa appena scoperta ha un periodo orbitale piuttosto lungo, tanto che il suo prossimo saluto al Sole è previsto tra ben 437 anni, e il suo massimo avvicinamento alla Terra sarà a 125 milioni di chilometri, in piena sicurezza. Secondo gli astronomi la cometa sarà visibile ancora per 4 o 5 giorni perché il suo avvicinamento al Sole, alla distanza minima (perielio) dicirca 30 milioni di chilometri, ridurrà gradualmente i minuti disponibili per l’osservazione.