Sarà inaugurata oggi pomeriggio alle ore 17,30 l’installazione multimediale Tr@me della stilista Loredana Roccasalva nell’auditorium della chiesa San Vincenzo Ferreri a Ragusa Ibla. L’installazione multimediale della stilista modicana organizzata nell’ambito del Festival Barocco e Neobarocco si potrà visitare fino al 23 ottobre 2023.
Il Festival Barocco e Neobarocco dal 21 al 24 settembre a Ragusa, giunto alla terza edizione, coniuga arte, design, moda e fotografia e food. L’ideatore e direttore artistico dell’evento, Roberto Semprini, ha voluto coniugare la cultura del progetto e la cultura d’impresa nei Palazzi Barocchi più belli di Ragusa Ibla, Patrimonio dell’Umanità, come Palazzo Cosentini, Il Teatro di Donnafugata, la ex Chiesa San Vincenzo Ferreri e il Museo della Cattedrale.
Nei giorni del Festival Barocco e Neobarocco verranno presentate opere realizzate ad hoc, sulla rilettura del Barocco di design, pittura, fotografia e moda. E proprio su questo tema si confronteranno diversi autori: gli studenti delle Accademie di Brera, Abadir di Catania e ISIA di Faenza presenteranno prototipi e progetti di grafica, design, fashion e ceramica. Saranno esposti oggetti di design d’autore di Roberto Semprini e Matteo Cibic, realizzati da aziende locali e internazionali come Altreforme, Pietracolata e Migliorino ed opere di artisti internazionali come Davide Bramante, Massimo Pulini, Graziano Villa e Giovanni Blanco.
La stilista Loredana Roccasalva curerà l’installazione Tr@me nella ex Chiesa San Vincenzo Ferreri con a tema le trame dei tessuti e racconterà storie nascoste negli abiti, grazie anche ai contributi sonori di Antonio Giannone. A documentare la bellezza delle giacche barocche neobarocche ci sarà il lavoro di Simone Aprile, una narrazione del progetto che prende vita attraverso alcuni ritratti.
“L’idea è di riportare in vita il tessuto denim, – spiega la stilista Roccasalva -consentendogli di narrare storie antiche, di tessere le memorie della Sicilia e di rivivere vecchi ricordi. Le TR@ME tessute di jeans non sono solo capi d’abbigliamento, ma un ponte tra il passato e il presente, una dichiarazione di sostenibilità e un omaggio all’arte e alla tradizione siciliana. Nell’intrecciarsi dei fili, la robustezza del denim si fonde con la grazia di un tempo per creare pezzi unici, testimoni di un’arte che ha radici profonde nella cultura siciliana. Ogni pantalone o giacca riusati, tramite questo straordinario processo di rinascita tessile, diventano un veicolo di storia e identità che assumono un’impronta quasi pittorica e narrativa, rappresentando una reinterpretazione unica del Barocco”.