La cronaca delle ultime 48 ore dà conto di un altro femminicidio e del ferimento di una donna che tentava di difendere la figlia dalle molestie di un uomo. La Corte suprema dell’Aia sollecita le istituzioni del nostro Paese, dopo averle anche condannate, ad essere più incisive ed efficienti nel tutelare la vita delle donne; non a caso statistiche ufficiali ci dicono che in Italia, negli ultimi 10 anni, i femminicidi sono aumentati del 40%
Alla luce di questo, non è eccessivo ritenere che la violenza sulle donne sia un problema sociale che deve essere affrontato dal punto di vista della sicurezza, ma anche attraverso attività ed azioni volte a sradicare la cultura patriarcale e favorire l’affermarsi di una coscienza collettiva che, partendo dall’attuazione dei principi costituzionali, faccia suoi i valori del rispetto, della pari dignità, della non violenza, dell’inclusività, e della pace.
La società civile da tempo attenziona questa problematica, facendosene carico e sopperendo alle carenze delle istituzioni, ed è ora che siano quest’ultime, sia a livello centrale che nelle loro articolazioni periferiche, ad imprimere una forte accelerazione affinché questo cambiamento si attui.
E’ in quest’ottica che la minoranza ha presentato, nell’ultimo C.C. di Scicli, la mozione di indirizzo “La Città delle Donne” che, se fosse stata adottata, avrebbe stimolato l’amministrazione comunale a porre in essere, con tutte le agenzie educative del territorio a partire dalle scuole: “[…] atti concreti volti a realizzare progetti di educazione sessuale ed affettiva rivolti alle fasce più giovani della popolazione e ad accrescere una maggiore consapevolezza rispetto alle tematiche della parità di genere, nonché il contrasto agli episodi di violenza di genere.”
Purtroppo la maggioranza, nella sua miopia, non si è spesa a valutare il contenuto dell’atto, credendo evidentemente che niente di buono possa venire dall’ascoltare le consigliere di opposizione.
Nel tentativo di rafforzare la propria tesi, qualche esponente della maggioranza ha creduto bene di sviare i termini della discussione attaccando l’interezza delle associazioni di volontariato ed il loro operato e, come se tanta dimostrazione di arroganza non fosse sufficiente, ha affermato che c’e’ già un piano per contrastare la disoccupazione femminile (che per quanto importante è solo una delle sfaccettature del problema) che non prevede alcun confronto con l’opposizione.
Scicli Bene in Comune, Sinistra Italiana, PCI, Rifondazione Comunista e Unione Popolare