Ha preso il via ieri pomeriggio, a Ragusa Ibla, un corso di lingua inglese che vedrà come discenti 16 militari della Guardia di Finanza, alcuni dei quali svolgono servizio presso i porti e gli aeroporti della Sicilia orientale, e gli altri sono imbarcati sui mezzi navali che, nel canale di Sicilia, assolvono alle delicate ed esclusive funzioni di polizia del mare per la repressione delle attività illecite, nonché partecipano ad operazioni di soccorso a salvaguardia della vita umana in mare.
Lo svolgimento di tale attività formativa, che si terrà presso la sede iblea del corso di “Mediazione linguistica e interculturale” del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, è stato reso possibile grazie alla collaborazione che le Fiamme Gialle hanno instaurato con la Struttura Didattica Speciale di Ragusa dell’ateneo catanese. Il corso, tenuto da docenti madrelingua, è iniziato nei locali dell’ex Convento di Santa Teresa di Ragusa Ibla, ove nello scorso mese di luglio erano state effettuate le selezioni per l’individuazione di militari, operanti nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa, già in possesso di una conoscenza basilare della lingua, punto di partenza per l’apprendimento di nozioni specifiche finalizzate all’utilizzo di una corretta comunicazione tecnico-giuridica tra operatori di polizia e utenza in transito negli scali portuali e aeroportuali, nonché in navigazione nelle acque territoriali, ed altresì per l’addestramento all’interlocuzione in situazioni critiche, come quelle relative al salvataggio ed al recupero delle persone a bordo di imbarcazioni spesso a rischio di affondamento, in cui è fondamentale trasmettere messaggi chiari e precisi in modo corretto, efficace ed empatico, sì da infondere la maggiore sicurezza possibile a chi si trova in situazioni psico-fisiche debilitate.
Il corso costituisce una novità assoluta per le Fiamme Gialle siciliane, che avranno l’opportunità di fruire di 50 ore di insegnamento, e conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel settore della post formazione e del potenziamento linguistico, che ha inteso offrire la possibilità di rafforzare le competenze comunicative ai propri militari impegnati alle frontiere portuali, aeroportuali ed in mare quale unica forza di polizia. I 16 finanzieri selezionati proseguiranno nell’iter formativo sino a fine novembre, secondo un calendario serrato che appunto prevede l’erogazione di 50 ore di insegnamento con docente madre lingua. La giornata inaugurale del corso è stata presieduta dal Prof. Stefano Rapisarda, Presidente della Struttura Didattica Speciale di Ragusa per l’Università di Catania, dal Comandante Provinciale della G. di F. di Ragusa, Col. Walter Mela, e dal Comandante del Centro Addestramento di Palermo, Col. Massimo Sobrà, i quali hanno espresso l’intendimento che quella odierna sia solo la prima di una lunga serie di collaborazioni formative, che in futuro possano concernere progetti per approfondire la conoscenza di lingue e culture straniere che si stanno facendo sempre più presenti nella nostra quotidianità.