L’Agenzia delle Entrate ha inviato le lettere con importi e i moduli di pagamento per coloro che hanno aderito entro il 30 giugno (ultimo giorno per aderire alla rottamazione quater, nota anche come definizione agevolata) in origine fissata al 30 aprile dalla Legge di Bilancio 2023. Il decreto bollette ha inoltre prorogato al 30 settembre 2023 il termine ultimo per presentare la domanda di adesione alla definizione agevolata delle liti pendenti prevista dalla tregua fiscale 2023. Con il provvedimento del 5 luglio scorso l’Agenzia delle entrate ha aggiornato sia il modello per la richiesta di adesione che le istruzioni da seguire.
La nuova forma di definizione agevolata si applicherà ai carichi di importo superiore ai mille euro, affidati all’Agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022. È prevista, in particolare, la possibilità di estinguere tali debiti con il pagamento della sola somma capitale (oltre alle somme dovute a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento), esclusi gli interessi iscritti e le sanzioni incluse nei carichi stessi, gli interessi di mora, le sanzioni civili, accessorie ai crediti di natura tributaria, e le somme maturate a titolo di aggio.
Per procedere alla rottamazione quater, il debitore deve comunicare all’Agente della riscossione, inviando un’apposita dichiarazione da trasmettere telematicamente entro il 30 giugno 2023, la richiesta per usufruire del beneficio, indicando anche il numero di rate scelto per l’eventuale pagamento dilazionato, con l’impegno di rinunciare ai giudizi pendenti relativi ai carichi che intende definire. Entro il 30 settembre l’AdE-Riscossione invierà la comunicazione ufficiale con l’accoglimento o l’eventuale diniego della domanda con la motivazione del rifiuto.
In caso di accoglimento della domanda l’Agenzia invierà:
il totale delle somme dovute sottoforma di Definizione agevolata (“Rottamazione quater”);
la scadenza dei pagamenti (a seconda del piano rateale scelto);
i moduli di pagamento precompilati;
le informazioni per richiedere la domiciliazione dei pagamenti sul proprio conto corrente.
Per consultare i propri dati fiscali, contribuenti, imprese e partite Iva potranno consultare il proprio cassetto fiscale, un servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate che raccoglie i documenti inerenti al fisco in formato digitale.
Scadenza pagamenti
Vediamo nel dettaglio tutte le date delle scadenze previste dall’articolo 4 del decreto legge n. 51/2023 per il pagamento delle somme dovute a titolo di definizione agevolata:
pagamento in un’unica soluzione: entro il 31 ottobre 2023;
pagamento rateale, per un massimo di 18 rate (5 anni) saranno ripartite:
prima rata: entro il 31 ottobre 2023;
seconda rata: entro il 30 novembre 2023;
Nei successivi 4 anni andranno saldata il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a partire dal 2024.
Le prime due rate saranno pari al 10% del totale dovuto. Le restanti saranno di pari importo. Gli interessi per il pagamento rateale avranno un tasso del 2% annuo a partire dal primo novembre 2023.