E’ Fabio Valentino di Palermo l’uomo morto lungo il fiume Alcantara mentre stava effettuando body rafting in compagnia di tre amici. Aveva 58 anni. L’incidente sarebbe accaduto in una zona a monte del corso d’acqua, al confine con Castiglione. Il corpo è stato recuperato dai Vigili del fuoco. La vittima si chiama Fabio Valentino, 58 anni, di Palermo.
Era in compagnia di tre amici. Il corpo è stato recuperato da un elicottero dei vigili del fuoco. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Taormina. A causa delle difficoltà di recupero, è stato necessario fare intervenire l’elicottero drago vf 146 con a bordo due sommozzatori e due elisoccoritori dei vigili del fuoco, coadiuvati da due soccorritori del Parco dell’Alcantara.
Il messaggio di addio su facebook
“Una vita di corde e nodi – scrive Gery -per essere libero e felice. È quella che sceglie un arrampicatore, o un torrentista, o un alpinista. Fabio Valentino l’ha vissuta così, la sua esistenza: uomo di tecnica e di pensiero, di corpo leggero e anima ribelle. Se n’è andato per un incidente alle Gole dell’Alcantara, mentre faceva ciò che lo rendeva felice, esplorare se stesso nel mondo. È uno strano destino quello di certe persone che inseguono gli elementi – acqua, roccia, aria – mai sfidandoli, ma assecondandoli con la severa certezza che ci sarà sempre una barriera invalicabile tra loro: tu pietra io carne, tu lieve io pesante, tu perenne io provvisorio.
Fabio aveva ben chiari questi limiti, era affascinato da essi. La sfida insensata non lo avrebbe mai divertito convinto com’era che senza ragione uno sport era una cazzata, una perdita di tempo.
Per decenni abbiamo arrampicato assieme – con il mio maestro e amico Ignazio Mannarano – e lui era molto più bravo di me, ovviamente. L’ovviamente nel caso di Fabio dà una dimensione della persona: scrupoloso, determinato, vincente. La leggerezza dei suoi movimenti, quasi una danza in parete, ne faceva un uomo simbolo del trionfo della tecnica sulla forza.
La sua vita felice tra corde e nodi si è fermata in un fiat. Nella vita affrontiamo molti bivi, la maggior parte dei quali in modo involontario. Siamo la strada che scegliamo quando c’è un ingorgo da evitare, il passo che facciamo quando un sentiero è sbiadito, lo sguardo a cui ci affidiamo nella notte buia. Ed è una beffa andarsene senza neanche aver potuto imboccare la strada che si snoda, più lunga possibile, verso un meritato tramonto.
Ti abbraccio, caro Fabio”.