Diciassette punti contro la Basket School Messina (con 3/6 da tre), oltre a un prodigioso recupero difensivo nel finale e i tiri liberi della staffa, hanno segnato il debutto di Antonio Cioppa in maglia Virtus. Il play di Maddaloni, classe ’99, ha guidato Ragusa alla prima vittoria stagionale, resa ancora più preziosa dal livello di fisicità proposto dagli avversari: “Sapevamo che sarebbe stata una trasferta difficile – spiega Cioppa -. E’ un campionato nuovo per tutti: dobbiamo saper gestire i momenti della partita e soprattutto quegli eventi che rischiano di farci perdere il controllo. Ma siamo stati bravi a non innervosirci. Siamo riusciti a portarla a casa rimanendo concentrati: vincere all’esordio dà sempre una carica in più”.
La prossima giornata, domenica alle 18 al PalaPadua, propone alla Virtus il big match contro Piazza Armerina, che si è rafforzata in chiusura di mercato con l’innesto di Laganà: “E’ stato anche in Serie A, lo ammiro molto come giocatore – dice il play virtussino -. Misurarmi con lui, e con avversari del suo calibro, è un grande stimolo. Con la Siaz mi aspetto una partita diversa da quella di domenica scorsa. Hanno esperienza ad alto livello. Dobbiamo provare a limitare i loro punti di forza, sfruttando le nostre caratteristiche”. La gestione dell’attacco ragusano è affidata a lui ed Epifani: “Prima di venire a Ragusa ho parlato con il coach – spiega Cioppa -. Conosco le mie responsabilità all’interno della squadra. Gioco in un ruolo delicato, perché devo gestire il ritmo della partita e mettere in ritmo gli altri. Ma sento la fiducia di tutti – dell’allenatore, dei compagni, della società – e questo mi rende tranquillo”.
L’ambientamento procede nel migliore dei modi: “Tutti mi avevano parlato bene della Virtus e sono contento di poter confermare queste voci. La società è organizzata nei minimi dettagli, non mi hanno mai fatto mancare nulla. Mi hanno messo a mio agio fin dai primi giorni, per un giocatore è importante. So che ci sono delle aspettative, ma la pressione è una cosa positiva: deve motivarci a dare il massimo”. Anche il contesto agevola il lavoro in palestra: “Non ero mai stato in Sicilia prima d’ora. Ragusa è stupenda, ho già avuto modo di visitarla, mi trovo benissimo. La città e l’ambiente ti mettono nelle condizioni di rendere al meglio”.