Dal bambino all’uomo, passando per l’atleta. In un percorso di crescita che fa del rispetto delle regole, degli avversari e del sostegno, i tre pilastri principali. Questo l’obiettivo centrale dell’iniziativa, che vede la collaborazione tra il Ragusa Rugby e la Questura di Ragusa per una giornata di sport e legalità, in programma il prossimo 13 ottobre alle ore 9, nello stadio di via Forlanini. Invito rivolto a tutti gli istituti scolastici della provincia, con la presenza, quali ospiti illustri, delle Fiamme Oro Rugby, gruppo sportivo della Polizia di Stato, impegnato nel massimo campionato rugbistico italiano, l’Elitè.
“Una giornata di promozione sociale – spiega il presidente del Ragusa Rugby, Erman Dinatale – legata ai temi dell’educazione civica, della legalità e dell’educazione sportiva. Il 13 ottobre è una giornata speciale per il movimento rugbistico ragusano e non solo. Siamo onorati di essere stati scelti quali partner sportivi di un’iniziativa che sposa, in pieno, i principi del nostro sport. Ovvero, il sostegno reciproco, il mutuo soccorso, lo stare vicini e il non lasciare indietro mai nessuno, che sono poi gli aspetti, sportivi e non, che definiscono la nostra comunità”.
“Felici di ospitare le Fiamme Oro Rugby – sottolinea il vicepresidente Paolo Sartorio – e di farlo alla presenza di numerose scuole che hanno già dato la loro disponibilità. A questo proposito voglio ringraziare il Questore di Ragusa, dottor Vincenzo Trombadore per aver scelto di avviare questa preziosa collaborazione con la nostra società e con il movimento rugbistico ibleo e il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Ragusa, dottoressa Viviana Assenza, i dirigenti scolastici e tutto il personale docente per la disponibilità mostrata. Sottolineo, in particolare, l’adesione di istituti scolastici da Modica e Scicli, per i quali, a tal proposito, è stato approntato un servizio di trasporto per lo stadio e con ritorno, che consentirà un’ampia partecipazione senza intoppi e disagi per la scuola e le famiglie”.
“E’ solo il primo passo – dichiara il direttore tecnico del Ragusa Rugby, Angelo Iozzia – per quello che immaginiamo come un cammino che coinvolga, a scadenze precise, il maggior numero di istituti scolastici e di realtà impegnate nell’educazione dei giovani. Perchè per noi, al di là della formazione di giovani atleti capaci di crescere dal punto di vista sportivo, conta molto di più formare, prendendo a prestito il motto degli All Blacks, uomini migliori, giocatori migliori. E le recenti notizie che segnalano aumenti preoccupanti di segnali critici relativamente al mondo giovanile, ci dimostrano che il processo di educazione alla legalità, al rispetto reciproco e alle regole, è quanto mai urgente ed essenziale. Il rugby può farlo, perchè ha – conclude Iozzia – nel suo patrimonio valoriale, il completamento dell’individuo prima come parte di una comunità attiva, partecipe e viva, poi come atleta”.