Per una volta non abbiamo atteso la fine della settimana per fare ai nostri lettori il consueto riepilogo dell’attività politico amministrativa ma anche imprenditoriale e sindacale, e abbiamo deciso di fornire un primo resoconto già alla giornata di giovedì 5 ottobre, visto che non sono mancati interventi e iniziative degne di nota. La settimana si era aperta, fin da lunedì 2 con un intervento piuttosto ‘vivace’ del consigliere comunale del Pd Peppe Calabrese, peraltro anche segretario cittadino del partito, che ha attaccato ancora una volta il sindaco Cassì e la sua amministrazione sulla questione delle perdite d’acqua pubblica. Calabrese, parlando di “nuovo primato negativo” ha citato “l’ultimo rapporto Eurispes sullo stato delle acque in Italia che consegna al Comune di Ragusa un nuovo primato negativo: in Sicilia siamo il primo comune capoluogo di provincia per perdite d’acqua nella rete di distribuzione, per il 63%, sesto in Italia.
Un traguardo, tutt’altro che lusinghiero, del quale il sindaco Cassì andrà certamente fiero visto che in campagna elettorale si vantava (nei suoi cartelloni sei metri per tre) d’aver ridotto del 90% lo spreco d’acqua in città…”. Facendo poi riferimento al passaggio della gestione delle risorse idriche alla Società privata Iblea Acque, Calabrese aggiunge “altro che 90% in meno di perdite! Ecco perché quest’amministrazione è stata così contenta di mollare la gestione della risorsa idrica a qualcun altro… Ha voluto togliersi la patata bollente dalle mani. Nel frattempo le zone periferiche della città e le contrade soffrono ancor più dell’area urbana. Questa estate per gli utenti che hanno fatto richiesta di un’autobotte l’attesa era di due mesi, salvo rivolgersi ai privati. “Andiamo avanti” è stato lo slogan di Cassì in campagna elettorale.
A noi sembra che Ragusa faccia solo passi indietro”. E a proposito della Società Iblea Acque, essa, in sede di consiglio comunale, era stata oggetto di una ironica osservazione da parte del consigliere comunale del gruppo GenerAzione, Gaetano Mauro che aveva osservato come “con un concorso pubblico a cui hanno partecipato 9 persone, 4 sono state assunte e 2 sono diventate dirigenti in pochi giorni”. Ancora una volta Mauro prosegue nella sua costante attenzione critica sulla gestione della società che gestisce le risorse idriche dei 12 comun iblei ed ha presentato una interrogazione sulla vicenda. Nel frattempo, giovedì 5 ottobre l’altro consigliere comunale democratico, Mario Chiavola, con una nota stampa ha evidenziato come “continuano i lavori allo stadio Aldo Campo senza avere una data certa della loro consegna mentre il Ragusa calcio è costretto a giocare sempre fuori casa”. Mario Chiavola offre poi questa sua riflessione “sappiamo che gli interventi non erano semplici e che la durata sarebbe stata lunga, sappiamo anche, però, che si sarebbe dovuto fare il possibile nel tentativo di accelerare le procedure e consentire al Ragusa di giocare al più presto le partite in casa. Siamo all’inizio di ottobre e c’è il rischio che, ancora per tutto il mese, gli azzurri giochino le partite casalinghe lontano dalla città, sul neutro di Avola.
Ecco perché chiediamo al sindaco e all’assessore comunale allo Sport se questo rischio è davvero fondato, in che modo si stanno cercando di bruciare le tappe e, soprattutto, se è già prevista una data di consegna dei lavori per consentire al Ragusa di tornare a essere applaudito tra le mura amiche dai propri sostenitori. Tra l’altro, dopo la consegna delle opere, ci sarà tutta la procedura, che risulta abbastanza complessa, per fare in modo che arrivi l’omologazione. E, quindi, si rischia di perdere altro tempo. Temiamo, quindi, che possano passare ancora parecchie settimane prima di ottenere la piena fruibilità dell’Aldo Campo. Speriamo di essere smentiti dai fatti”. (e in altra parte del giornale riportiamo la risposta dell’amministrazione Cassì affidata all’assessore allo sport Simone Digrandi e a quello ai lavori pubblici Gianni Giuffrida n.d.r.). Facendo poi un salto ‘politico’ da sinistra a destra, si registra, sempre giovedì 5 ottobre un comunicato stampa del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Luca Poidomani, che “a tre giorni dalla chiusura del tesseramento traccia un bilancio estremamente positivo” e sottolinea “a Ragusa Fratelli d’Italia cresce in maniera esponenziale.
Aumenta il numero degli iscritti che si attesta sopra le 145 unità e che porta il circolo ad essere il secondo in provincia per numero di tessere a pochissima distanza dal nucleo ben più radicato e storicamente presente quale quello di Vittoria. Cresce, dunque, la partecipazione e cresce la voglia di sostenere, a livello locale, un gruppo umano che si sta spendendo per la città, che ha impresso un deciso cambio di passo alla propria linea politica e comunicativa e che ha tracciato le nuove linee per essere alternativi al modello Cassì”. Quindi Poidomanii prosegue con una annotazione che a noi è sembrata molto critica nei confronti del precedente coordinatore del partito meloniano, Alessandro Sittinieri, dimessosi dopo le amministrative. Afferma infatti Poidomani “se pensiamo che fino a pochi mesi fa il numero degli iscritti era meno di 40, oggi non possiamo che guardare con ottimismo al futuro, cercando di fare sempre di più. In quest’ottica e per essere ancora più fattivi, la nostra sede in via Archimede 185, dalla prossima settimana, rimarrà aperta tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì per diventare ancora di più punto di riferimento”. Ed intanto, dopo ed oltre le critiche, all’amministrazione Cassì perviene anche qualche elogio, tanto più gradito visto che arriva da Confimprese che non è mai stata molto tenera con l’attuale (e con la precedente) compagine governativa cittadina. Infatti l’associazione imprenditoriale “plaude all’iniziativa dell’amministrazione comunale di demolire i ruderi urbani in centro riconducibili ad impianti pubblicitari che hanno chiuso i battenti.
Insegne a bandiera e quelle poste parallelamente ai prospetti, di qualsiasi materiale realizzate e di qualsiasi dimensione; totem, impianti luminosi obsoleti, targhe professionali da studio e targhe uffici, vetrofanie, bacheche ed elementi aggettanti di natura estranea all’edificio e qualsiasi altro mezzo pubblicitario. Un intervento per restituire decoro alla città”. Quindi Peppe Occhipinti, presidente territoriale di Confimprese iblea aggiunge “purtroppo in questi anni, poco o nulla è stato fatto per riqualificare il centro storico e renderlo più accogliente. Riportare le famiglie in centro vuol dire organizzare eventi e manifestazioni ad ampio respiro. Noi commercianti abbiamo organizzato alcuni eventi ma l’amministrazione deve dare un. segnale importante. Valorizzare il centro significa renderlo accogliente. Troppo spesso, in questi anni, abbiamo parlato di un centro storico ghettizzato, di abitazioni fatiscenti e di una città, Ragusa, che non ha una propria identità di centro o di isola pedonale. Un luogo dove poter passeggiare ed organizzare eventi. Un modo fattivo e concreto di sostenere idee per una città sempre più accogliente e in grado di rimanere al passo coi tempi e capace di rispondere alle esigenze di commercianti, artigiani e potenziali clienti. Siamo pronti a collaborare, con il Comune di Ragusa, per organizzare eventi e manifestazioni per riportare i cittadini in centro”. (da.di.)