Evidentemente sulla questione dei fondi (450 mila euro) previsti nella finanziaria regionale 2023 per l’acquisizione dei locali dell’ex Standa di via Roma a Ragusa, fondi inseriti su interessamento della deputata regionale 5 stelle Stefania Campo, mentre ancora oggi l’amministrazione Cassì non ha avviato alcuna iniziativa in merito, evidentemente, sulla vicenda, dicevamo, finora c’erano state soltanto scaramucce, o forse nemmeno queste, perché dopo la nota stampa della stessa Campo dello scorso 28 settembre, ripresa il 3 ottobre da Sinistra Italiana Ragusa, non c’era stato nessun cenno in merito da parte dell’amministrazione cittadina. Ed invece, probabilmente dopo lunghe riflessioni, finalmente, nel pomeriggio del 5 ottobre l’assessore comunale Giovanni Gurrieri, titolare della delega ai Centri storici, ha rotto il silenzio, diffondendo una nota stampa ufficiale.
Alla quale venerdì mattina ha replicato con una propria nota la deputata pentastellata, andando così a quel vero e proprio scontro frontale di cui dicevamo nel nostro titolo. Trattandosi di prese di posizioni ufficiali e molto impegnative per i loro estensori, e trattandosi, di una importante spesa in finanziaria, e per il fatto che i locali sarebbero destinati a diventare un ampliamento del museo archeologico di via Natalelli, riportiamo integralmente le prese di posizione dell’assessore Gurrieri e dell’onorevole Campo. Dice Gurrieri: “Ritengo sia opportuno attenersi ai fatti e i fatti dicono che senza un decreto da parte della Regione non è semplicemente possibile prevedere alcun impegno di spesa. Il decreto non è mai arrivato perché non c’è e le procedure sono chiare. Respingiamo quindi al mittente le accuse di inerzia, che tra l’altro decadono anche alla luce dell’atteggiamento che questa Amministrazione ha avuto sul tema. Proprio l’onorevole Campo sa bene che settimane fa, infatti, l’ho personalmente contattata per avere delucidazioni in merito, confrontandoci sull’iter seguito della Regione.
Nel frattempo, non possiamo però di certo impedire al proprietario di trattare la cessione dell’immobile sul libero mercato. A prescindere dall’acquisitore, l’obiettivo condiviso deve essere fare in modo che la rinascita di quei locali possa essere funzionale a uno sviluppo di tutta l’area circostante”. E questa la replica di Stefania Campo. “Gurrieri non conosce le procedure, nonostante gli siano state spiegate più volte. Fa specie che l’assessore Giovanni Gurrieri, proprio ieri pomeriggio (giovedì per chi legge n.d.r.), abbia deciso di inviare un comunicato stampa sulla questione dei locali dell’ex Standa. E fa specie non solo nel metodo, ma anche nel merito e nelle tempistiche, dal momento che proprio ieri mattina ho inviato una lettera al sindaco di Ragusa, specificando per iscritto tutto l’iter che è necessario seguire per accedere al finanziamento di 450mila euro che, su mia iniziativa, è stato approvato all’inizio di quest’anno dal Parlamento regionale, al fine di ampliare i locali del Museo Archeologico Ibleo e di realizzarne l’ingresso principale sulla centralissima via Roma”.
Poi la deputata regionale del M5s di Ragusa, prosegue “Gurrieri parla di un decreto che non c’è, e che non ci potrà mai essere, fintanto che non sarà il Comune stesso a mettersi in moto per inoltrare la necessaria istanza e produrre la documentazione utile. Insomma, nonostante come per sua stessa ammissione sia stato più volte contattato da me e informato sull’iter da seguire, Gurrieri non ha ancora capito cosa debba fare. Peccato che poi abbia deciso di non rispondere più al telefono; certamente avrà avuto impegni più importanti da portare avanti. Ad ogni modo, se non si conoscono le procedure sarebbe bene non fare comunicati perché questo tipo di decreto non può essere fatto “inaudita altera parte”. E questo, tra l’altro, è già avvenuto per l’erogazione di fondi preceden stanziati su mio emendamento come quello sulla Casina rossa o l’Enoteca regionale. La Regione in questi casi è giusto che chieda interlocuzioni per scongiurare un eventuale danno erariale. Ho già spiegato tutto anche nella lettera inviata al Comune. Fra le altre cose, proprio ieri ho sentito il dirigente Mario La Rocca che mi ha rassicurata sul fatto che lo stesso vicesindaco ha già preso contatti con la Regione. Insomma, non comunicano nemmeno all’interno della stessa giunta.
Nel frattempo il nostro consigliere Sergio Firrincieli ha inoltrato interrogazione perché al di là della preoccupazione reale che il Comune perda somme stanziate per i cittadini, non capiamo davvero l’indirizzo politico di questa Giunta, dal momento che questa operazione era stata caldeggiata dalla stessa compagine del sindaco Cassì con l’intento di dare al museo un ingresso visibile da via Roma e riattivare la via con uffici e nuove attività commerciali, ma di fatto questa proposta non è mai stata sponsorizzata nei programmi politici dello stesso sindaco”. Insomma i due non se le mandano a dire, con Gurrieri che lascia trasparire un certo astio per quella che probabilmente ritiene un’indebita ingerenza della Campo, e quest’ultima che usa un tono di sufficienza come una maestra per un giovane di duro comprendonio.
Del resto come non dimenticare che Giovanni Gurrieri, eletto nel 2018 nella lista 5 stelle aveva alla fine della prima sindacatura Cassì abbandonato la sua compagine per allearsi con lo stesso sindaco uscente nelle successive amministrative e nell’attuale maggioranza ed amministrazione? Dicevamo sopra che un paio di giorni fa anche Sinistra Italiana Ragusa era intervenuta sulla vicenda parlando di “meritoria iniziativa dell’onorevole Stefania Campo”, ribandendo che il finanziamento di 450.000 euro per l’acquisto dei locali ex Standa è utile per ampliare e migliorare la fruibilità turistica del Museo Archeologico, e lamentando che “al momento non risulta alcuna determinazione, seppure iniziale, per impegnare i fondi regionali e avviare il percorso di acquisizione dell’immobile”. Non rimane comunque che augurarsi che, invece di cercare polemica ad ogni costo, dagli ambienti del Governo cittadino, rimasto finora ‘inaudita altera parte’ ci si premuri ad avviare una seria interlocuzione con gli uffici regionali competenti. (daniele distefano)