Prosegue l’attività della Polizia Provinciale di Ragusa per il contrasto alle “fumarole”. I controlli operati in quest’ultimo periodo, secondo le disposizioni del comandante Raffaele Falconieri ed il coordinamento del responsabile del Nucleo Ambientale Antonio Terribile, hanno consentito di deferire alla Procura della Repubblica di Ragusa per smaltimento non autorizzato di rifiuti speciali e per immissione di fumi nocivi in atmosfera altri 11 titolari di aziende agricole aventi sede nel territorio di Vittoria (nelle contrade Alcerito, Anguilla, Pozzo Bollente, Gaspanella), Ragusa (nelle contrade Randello, Palamentana), Acate (nelle contrade Canalotti e Dirillo) e Scicli (nelle contrade Cancellieri, Livia e Trillalici).
Altri 21 titolari di aziende agricole operanti lungo la fascia trasformata compresa tra Marina di Acate e Scicli, che hanno dismesso gli impianti serricoli ed accatastato i rifiuti vegetali e non solo nei propri terreni, sono stati formalmente diffidati a non procedere all’abbandono o all’abbruciamento dei propri rifiuti e a conferirli a ditte autorizzate, dimostrando il corretto smaltimento tramite l’esibizione del formulario di identificazione utilizzato per il trasporto.
“Va dato atto dell’aumentata sensibilità ambientale degli imprenditori agricoli iblei nel corso degli anni – ha dichiarato il Commissario Straordinario Patrizia Valenti, di recente insediatasi alla guida del Libero Consorzio Comunale di Ragusa – purtroppo, qualche agricoltore persevera nella violazione delle norme ambientali. Per tale motivo ho chiesto alla Polizia Provinciale di profondere ogni sforzo ed intensificare i servizi anche in orario notturno per contrastare tali comportamenti scellerati”.
Sono in tutto 29 i soggetti denunciati dall’inizio della stagione estiva per la bruciatura di rifiuti agricoli, pratica illegale che crea in tutta la fascia costiera, da Acate ad Ispica, un forte nocumento per l’ambiente e per la salute umana.