“Tornino gli Ispettori della Regione e facciano luce sullo scandalo urbanistico e sulla variante bloccata. La misura è colma”. “Chi adesso grida e blatera, è il vero responsabile dello scandalo vittoriese: Nicosia. Prima Nicosia, dopo Moscato, hanno tenuto la variante bloccata per ben 13 anni, arrecando danni enormi alla città”. Così il Sindaco Francesco Aiello che ricorre ai mezzi Istituzionali: Procura e Regione, per denunciare quello che ritiene un danno irreparabile nei confronti dei cittadini. “Hanno dovuto risarcire i costi delle cause perse al TAR, lasciando passivamente i vincoli decaduti per ben tredici anni.
Alla fine hanno approvato una variante dopo 13 anni in palese contrasto e in violazione con le direttive che erano state approvate dal Consiglio comunale e che proibivano la creazione di nuove zone d’espansione con consumo improprio di suolo. Era un vincolo preciso. Hanno invece previsto superfici e cubature aggiuntive per 20 mila persone. Come se avessero ideato e autorizzato una nuova città, tutto questo in maniera illegale. Hanno dunque costretto per 13, anni i cittadini a ricorrere al TAR per fare valere i loro diritti, a fronte della decadenza dei vincoli urbanistici”.
Prosegue il primo cittadino. “Uno scandalo che non può passare inosservato e senza conseguenze per chi lo ha consentito. Vengano gli Ispettori della Regione, ai quali chiedo sin da ora di essere sentito per esporre in maniera dettagliata, i dati dello scandalo della variante del saccheggio. Cosa che farò anche con la Procura della Repubblica. La misura è colma, non si può andare avanti in questo modo”.