“Il sindaco di Santa Croce Camerina (RG), Giuseppe Dimartino, ha dichiarato che la persona denunciata dopo l’intervento delle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che ha portato alla luce la crudele vicenda di gatti chiusi in trasportini di ferro morti o moribondi e cani in estrema sofferenza chiusi con teli oscuranti in spazi angusti, sarebbe “volontaria dell’Oipa”.
A parlare è Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa Italia che ci invia una richiesta di rettifica all’articolo (nota stampa del Comune di Santa Croce Camerina) “Animali in pessime condizioni igienico sanitarie a Santa Croce Camerina: scatta la denuncia”. “Quanto dichiarato dal sindaco non corrisponde alla realtà, come dimostra il fatto che è stata la stessa associazione a eseguire l’intervento con la polizia municipale, e la stessa associazione ha firmato la denuncia. L’indagata, – afferma Comparotto – più volte segnalata dalle guardie zoofile Oipa, è stata in passato una semplice iscritta all’Oipa e non ha mai condotto attività in nome dell’associazione. Nove cani ora sono stati trasferiti in una struttura a circa 150 chilometri da Ragusa, a Piazza Armerina, quindi i volontari avranno una certa difficoltà a fare in modo che i poveri animali possano trovare una buona adozione”.
Richiesta di rettifica – Gatti e cani ingabbiati. La denunciata non è volontaria Oipa, come affermato dal sindaco di Santa Croce Camerina
Il sindaco di Santa Croce Camerina (RG), Giuseppe Dimartino, ha dichiarato che la persona denunciata dopo l’intervento delle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che ha portato alla luce la crudele vicenda di gatti chiusi in trasportini di ferro morti o moribondi e cani in estrema sofferenza chiusi con teli oscuranti in spazi angusti, sarebbe “volontaria dell’Oipa”.
Quanto dichiarato dal sindaco non corrisponde alla realtà, come dimostra il fatto che è stata la stessa associazione a eseguire l’intervento con la polizia municipale, e la stessa associazione ha firmato la denuncia.
L’indagata, più volte segnalata dalle guardie zoofile Oipa, è stata in passato una semplice iscritta all’Oipa e non ha mai condotto attività in nome dell’associazione.
Nove cani ora sono stati trasferiti in una struttura a circa 150 chilometri da Ragusa, a Piazza Armerina, quindi i volontari avranno una certa difficoltà a fare in modo che i poveri animali possano trovare una buona adozione.
Massimo Comparotto Presidente dell’Oipa Italia