Comico, attore, conduttore, imitatore e chi più ne ha più ne metta. La proverbiale simpatia di Sasà Salvaggio fa ancora breccia. La stagione del Sorriso voluta da Teatro in Primo Piano, con il supporto del Comune di Ragusa, ha esordito come meglio non si poteva, domenica scorsa al Perracchio, con la rappresentazione portata sul palco dal mattatore palermitano che ha strappato, come sempre, applausi convinti al numeroso pubblico presente oltre ad avere fatto trascorrere a tutti due ore all’insegna dell’allegria e della spensieratezza.
Salvaggio è stato l’interprete e l’autore dello show “Pupiata Siciliana”, nella quale il comico siciliano, con la sua proverbiale mimica, ha analizzato numerose tradizioni culturali della nostra isola oltre che del suo patrimonio linguistico e sociale. Dai greci, agli arabi, ai bizantini, agli spagnoli: tutti hanno lasciato in Sicilia una fetta della loro cultura, tutti hanno contribuito a tramandare un patrimonio lessicale che ancora oggi non è morto e fa parte, ormai, del nostro quotidiano. Al termine dello spettacolo, poi, foto e selfie con tutti, all’insegna di una simpatia che non è solo una componente del palco, ma che il comico palermitano porta con sé anche lontano dai riflettori. Fondamentale anche il supporto garantito dal gruppo Chisti siemu che ha accompagnato Sasà Salvaggio nelle sue performance più divertenti, come quando ha indossato gli abiti di “pupo siciliano”, incarnando al meglio una delle tradizioni più rappresentative del territorio isolano.
Una grande prova di maturità e di crescita, dunque, per Sasà Salvaggio in questo contesto e il migliore esordio possibile per la Stagione del Sorriso che tornerà il 7 gennaio del nuovo anno, sempre al Perracchio, stavolta con Francesca Ferro ed Eduardo Saitta che proporranno “La famiglia quasi perfetta” con la regia di Francesco Attardi.