Il Ragusa Rugby prosegue il proprio impegno nelle scuole e attiva nuovi percorsi all’interno delle realtà comunali del territorio ibleo. E’ il caso di Modica, dove dopo il successo dell’attività già sperimentata con i bambini della scuola primaria dell’istituto Poidomani, è ora la volta della scuola S. Marta Ciaceri.
“Abbiamo registrato la grande disponibilità del Sindaco di Modica, Maria Monisteri, che cogliamo l’occasione per ringraziare – spiega il responsabile della comunicazione, Luca Tavernese – e, dopo l’ottimo riscontro delle precedenti attività, adesso ci spostiamo nelle scuole medie, dove, attraverso la disponibilità di un adeguato spazio, faremo attività con gli studenti dell’istituto. E’ un modo per allargare i confini della nostra attività oltre le mura dello stadio del Rugby di via Forlanini. Non ci fermiamo, ma anzi proseguiremo per allargare l’attività nelle scuole anche nelle altre realtà della nostra provincia”.
Che tipo di attività si svolge nelle scuole. “Il Rugby Tag – precisa Eleonora Cosentino, che si occupa del progetto – un rugby senza contatto che prevede, attraverso una cintura con fettuccie che ciascun partecipante indossa, la possibilità di fermare l’avversario semplicemente sottraendo una delle fettuccie. Obiettivo centrale, come sempre, andare in meta, tutti insieme, nell’ottica di sostegno e condivisione che sono i valori fondamentali del nostro sport”.
Per quanto riguarda le attività agonistiche, domenica di riposo. Era in programma infatti, per la Serie C maschile, l’impegno in trasferta in quel di Messina, ma la società peloritana ha chiesto il rinvio. Quindi, ancora tanto lavoro in campo per preparare al meglio il tour de force pre-natalizio.
Anche l’Under 16 riposa, dopo le fatiche di domenica contro il Cus Catania.
“Sfida difficile – spiega il direttore tecnico, Angelo Iozzia – ma nei ragazzi ho visto una voglia di riscatto, rispetto al debutto proprio con il Cus Catania, che mi ha davvero soddisfatto. Primo tempo ottimo, in cui abbiamo subito uno scarto di soli 10 punti, seconda frazione di gioco in cui è venuta fuori la classe degli etnei e la loro maggiore esperienza. Ora proseguiremo il nostro lavoro settimanale, puntando molto sulla concentrazione costante e impegnandoci al massimo negli allenamenti quotidiani. Solo in questo modo la crescita, già evidente, potrà subire una ulteriore accelerazione”.