l linguaggio d’amore per il proprio gatto passa attraverso il tocco delle carezze e delle coccole (a Fido invece si danno i bocconcini o l’osso) e siamo diventati gelosi dei nostri gatti con cui trascorriamo più tempo di una volta. A letto sotto il piumone col gatto, inoltre, pare essere un desiderio più ambito che starci con il partner.
Tra micio e umano c’è feeling e si moltiplicano gli studi per indagare cosa al felino di casa passi per la testa nei momenti della giornata vissuta con noi. Non più solo Fido, anche i gatti sono sempre di più sotto la lente di ingrandimento delle ricerche comportamentali (idem i loro proprietari) e le scoperte sorprendono. Le carezze sono il gesto più scelto per oltre l’83% dei proprietari di gatti che ricambiano l’effetto seguendo i loro ‘umani’ durante il giorno (reazione del 65% dei gatti di casa), accoccolandosi sul loro letto (58%), avvicinando il muso al volto del proprietario come per volerlo baciare (48%) e giocando con loro (47%). Se a Fido basta un osso o un ‘premietto’ succulento, Micio vuole starci in bracio e ricevere carezze consecutive e quando invece ha voglia di bocconcini impiega in media 9 minuti di suppliche per ottenere ciò che desidera. La relazione umano-gatto è stata osservata in una recente indagine condotta da OnePoll, agenzia di studi di mercato con sedi negli Stati Uniti e a Londra.
Ma quali sono le carezze più apprezzate da Micio?
Ma quali sono le carezze più apprezzate da Micio? “Livello semplice: la coda e il sedere, zone molto sensibili per il gatto – spiega Andrea Mancino, ingegnere biomedico al Supercat Show 2023 di Roma, autore di ‘Come farsi addomesticare dal proprio gatto’, pubblicato i giorni da De Agostini Libri. – Livello intermedio: il mento, pieno di ghiandole, accarezzateli in quel punto dove loro non arrivano con facilità li metterà a proprio agio e se ve lo lasceranno fare vi dimostrano fiducia. Livello difficile: se il gatto vi mostra la sua pancia mentre lo coccolate e se la lascia accarezzare allora siete dei gattari Doc e il loro umano di riferimento”. Mancino studia il comportamento degli animali domestici inclusi i suoi due gatti e, da ingegnere, osserva la relazione con loro invitando chi pensa di accogliere un gatto in casa ad accettare di poter diventare “l’umano da compagnia che il tuo gatto merita”.
Chi ha un gatto ci vuole dormire
Solo in Italia, sono almeno 10 milioni i gatti che vivono nelle nostre case, dicono le associazioni e conferma Legambiente (ma mancano dati certi e non esiste una anagrafe felina obbligatoria). Amatissimi, tra i più instagrammati e capofila dei trend di TikTok (con 65 milioni di visualizzazioni complessive ad oggi), i gatti sono al centro delle nostre attenzioni tanto che una seconda indagine, stavolta condotta a Londra dall’organizzazione benefica Battersea Dogs and Cats Home, rinomato e iconico centro londinese per l’accoglienza e il reinserimento in nuove famiglie dei mici randagi o abbandonati, attesta che i milioni di proprietari di gatti preferiscono la loro compagnia a quella del partner, almeno così la pensa il 49 % dei 1.000 adulti inglesi intervistati. Lo studio, rimbalzato sui quotidiani e tabloid inglesi i giorni scorsi, dice anche che il 53% di chi possiede un gatto adora passare la maggior parte del tempo con lui e il 31% dichiara che preferirebbe condividere il piumone del letto con il felino invece che con il compagno o la compagna. Poi c’è anche un 23% che al gatto racconta anche le proprie confidenze che non direbbe a nessun altro. Il rapporto uomo-gatto è in continua evoluzione ed è sempre più lontana l’epoca in cui si diceva che i gatti amano la casa che li sfama e non si affezionano davvero. (Fonte Ansa)