La mostra intitolata “Il presepe nella città dei musei del ricordo di Greccio” è stata ufficialmente inaugurata. L’allestimento, curato da L’Arco, ha preso vita a Chiaramonte, precisamente in via Santa Caterina, all’interno del museo di Arte Sacra. La mostra mette in risalto la maestria dei presepisti nel creare scenari accattivanti che si ispirano allo spirito del primo presepe ideato da San Francesco d’Assisi. Pur presentando opere di stili completamente diversi, queste condividono un elemento comune: la connessione con Greccio.
Durante la cerimonia inaugurale, tenutasi nella sala convegni di piazza Duomo, i vertici dell’associazione L’Arco, Giuseppe Petriglieri e Vito Sammatrice, hanno illustrato le caratteristiche di questi allestimenti. La mostra, resa possibile anche grazie al sostegno della locale Pro Loco, sarà aperta al pubblico fino al 7 gennaio. Gli orari di visita sono tutti i giorni feriali dalle 18 alle 20, mentre il sabato e i festivi è prevista l’apertura anche la mattina dalle 10:30 alle 13 e dalle 18 alle 20.
Petriglieri e Sammatrice hanno sottolineato che i presepi in mostra evidenziano le peculiarità del territorio di provenienza, esprimendo così tutto il fascino delle terre del Sud est isolano. Alla cerimonia inaugurale erano presenti anche il sindaco Mario Cutello, il presidente della Pro Loco Lucio Molè e il frate cappuccino Luca Bonomo, che ha spiegato il significato più profondo del presepe.
Il sindaco Cutello, in merito alle recenti polemiche sul presepe a scuola e alla volontà di alcuni docenti di rinunciarvi, ha chiarito che “la cultura occidentale deve essere fondata sull’accoglienza e sulla tolleranza, ma non possiamo rischiare di annullare o cancellare le nostre tradizioni. È necessario, come sempre, trovare un equilibrio.”
Frate Bonomo ha portato con sé una lanterna per inaugurare l’evento con un simbolismo particolare, rappresentando la luce che vince sull’oscurità. Sammatrice ha sottolineato che i presepi in mostra sono estremamente interessanti e realizzati artigianalmente con cura. Invita quindi tutti gli interessati, appassionati e curiosi, a visitare la mostra.