La riscoperta di un’opera d’arte perduta può avvincolare un intero quartiere, stimolando un rinnovato interesse per la storia locale e l’arte. Questo è ciò che è accaduto nella piccola comunità di Comiso, dove un dipinto sparito decenni fa ha innescato una fervente ricerca culturale. La storia inizia nella Chiesa di Santa Maria delle Stelle, dove negli anni ’70 un affresco, attribuito a Giuseppe La Leta, scompare misteriosamente durante dei lavori di restauro. Solo ora, l’associazione “Ad Sidera” ha preso l’iniziativa di colmare questo vuoto artistico, commissionando un nuovo lavoro che possa riportare all’antico splendore la parete lasciata orfana di quella preziosa rappresentazione del Battesimo di Gesù. Con l’artista gelese Giovanni Iudice al timone del progetto, lo sforzo di questa associazione culturale sta per materializzarsi in un’opera che promette di onorare la memoria storica della comunità e il suo ricco patrimonio artistico.
UN DIPINTO SCOMPARSO
Spostato dalla parete accanto al battistero della Chiesa di Santa Maria delle Stelle negli anni ’70 e mai più tornato al suo posto. Era probabilmente da attribuire al pittore sordomuto Giuseppe La Leta: venne spostato durante dei lavori di restauro nella chiesa e non è stato più ritrovato.
RINASCITA ARTISTICA PER LA BASILICA
L’associazione culturale “Ad Sidera”, sorta un anno fa su iniziativa di un gruppo di fedeli della Chiesa Madre, ha deciso di ridare alla basilica quel dipinto perduto. Non lo stesso certamente, ma un’opera con il medesimo soggetto. Il nuovo “Battesimo di Gesù” è opera del pittore gelese Giovanni Iudice. L’artista, uno dei più affermati esponenti del realismo italiano, ha completato l’opera nei giorni scorsi. Si tratta di un dipinto con forma centinata, della misura di cm 150×120. Sarà inaugurato domenica 7 gennaio 2024, alle 19.00. La presentazione dell’opera sarà curata dal critico d’arte Paolo Nifosì. Sarà presente il parroco, don Innocenzo Mascali, anch’egli membro del direttivo di “Ad Sidera”.
IL NUOVO DIPINTO E IL LEGAME CON LA TRADIZIONE
“Nell’antica foto del battesimo di un nostro socio – spiega Dario Brafa, presidente di “Ad Sidera” – il dipinto perduto si vede chiaramente inserito tra due paraste. Giovanni Iudice è stato chiamato a rivivere quel tema con la sua arte.” Iudice ha integrato elementi mediterranei quali l’ulivo e la montagna argillosa per enfatizzare il legame con i paesaggi simili alla Palestina.
L’associazione culturale “Ad Sidera”, fondata un anno fa con l’obiettivo di tutelare la Basilica di Santa Maria delle Stelle, sta crescendo rapidamente e moltiplicando le sue attività per valorizzare il patrimonio artistico della Chiesa Madre di Comiso.
PROGETTI FUTURI E RESTAURI PASSATI
Tra i progetti futuri, l’associazione prevede di realizzare una nuova “Taledda” e porre una statua di San Girolamo sul fronte della basilica, ripristinando così il patrimonio storico-artistico andato perduto.
L’ARTISTA GIOVANNI IUDICE
L’acclamato artista Giovanni Iudice, nato a Gela nel 1970, ha esposto le sue opere in Italia e all’estero, ottenendo riconoscimenti come l’esposizione al Padiglione Italia della Biennale di Venezia. Con i suoi lavori apprezzati sia in ambito museale che nelle aste di Sotheby’s, Iudice continua a influenzare il panorama artistico con i suoi docufilm culturali e collaborazioni, guadagnando attenzioni di media e televisione come RaiNews24 e Tg5Mediaset.