“Fare chiarezza sul futuro del tratto autostradale Modica-Scicli rispetto a cui, in questi giorni, stanno circolando numerose notizie che non invogliano all’ottimismo”. E’ quanto chiedono il presidente territoriale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, con il segretario territoriale, Carmelo Caccamo, preoccupati dalla ventilata ipotesi che i fondi siano stati sottratti verso altre destinazioni pur a fronte della presenza di un progetto esecutivo. “Da tempo – continuano Santocono e Caccamo – la Cna territoriale si occupa di seguire da vicino le vicende dell’autostrada Siracusa-Ragusa-Gela e ha contribuito con grande senso di responsabilità al riavvio dei lavori dopo un blocco di due anni che paralizzò il territorio causando un disastro economico per numerose aziende fornitrici.
Ovviamente, ci siamo detti molto soddisfatti quando è stato aperto il primo svincolo da Rosolini verso Ispica, con i primi chilometri di autostrada sul nostro territorio, e, adesso, nelle scorse settimane, con l’inaugurazione del tratto Modica-Ispica. Per cui riteniamo che sarebbe insensato e intollerabile non garantire, nell’immediato, continuità a questa infrastruttura strategica che ricopre un ruolo cruciale per il territorio oltre che, in particolare, per il mondo delle imprese. D’altro canto, proprio il governatore Schifani, durante l’inaugurazione a Modica, ha sostenuto l’impegno massiccio del Governo regionale verso il completamento della Siracusa-Rg-Gela”.
“Occorre fornire certezza a tutta la nostra provincia – ancora Santocono e Caccamo – Per noi l’autostrada deve arrivare a Gela, solo in questo caso possiamo dirci soddisfatti”. La Cna pone in rilievo, a tal proposito, l’aspetto delle problematiche infrastrutturali che riguardano territori come, ad esempio, quello di Modica che hanno bisogno di ulteriori valvole di sfogo per potere gestire al meglio il carico di veicoli che quotidianamente si registra. “Il nostro impegno – spiegano sempre Santocono e Caccamo – sarà quello di farci promotori di un tavolo di concertazione con il Libero consorzio comunale di Ragusa, con l’amministrazione comunale di Modica ma anche con la deputazione nazionale e regionale dell’area iblea per cercare di comprendere quale tipo di interventi si possono mettere in campo allo scopo di creare delle bretelle di collegamento utili a smaltire il traffico in questione.
Pensiamo, ad esempio, a quella delegata all’area nel tratto della zona di Bugilfezza che potrebbe garantire un flusso veicolare più regolare e, in qualche modo, più leggero rispetto al peso che, quotidianamente, la circonvallazione modicana è costretta a sostenere. Tra l’altro, il traffico importante che proviene dall’asse autostradale e che scarica sulla città tramite delle rotatorie, si aggiunge a quello che tutti i giorni arriva dal capoluogo oltre che dal versante ispicese creando situazioni d’ingorgo abbastanza pesanti. Tutto ciò, tra l’altro, determina una paralisi non da poco per il mondo artigianale ma anche per il mondo commerciale perché diventa veramente impraticabile percorrere queste arterie. Quindi, come Cna, chiediamo che possa essere individuata una soluzione e, soprattutto, chiediamo che si apra una riflessione complessiva a livello provinciale sullo stato della viabilità che, nella maggioranza dei casi, si scontra con un’arretratezza che risale alla fine degli anni Sessanta e all’inizio degli anni Settanta, quindi assolutamente insufficiente, al giorno d’oggi, per fronteggiare la mole di traffico che quotidianamente il nostro territorio deve sobbarcarsi”.