L’assessore ai Lavori Pubblici, Roberto Cassibba, e il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, intervengono per fare chiarezza sulla rimozione di alcuni alberi nel centro storico e nella piazzetta della biblioteca comunale. “Abbiamo acquisito tutte le autorizzazioni e tutti i pareri prima di procedere. Chi ricopre un ruolo istituzionale, ha tutti gli strumenti per accedere agli atti”.
“In questi giorni sono state sollevate delle polemiche da parte di un consigliere di opposizione, relative alla rimozione di due alberi siti davanti alla facciata principale della Chiesa già dedicata a San Filippo Neri – spiega l’assessore Cassibba -. Nello specifico, si tratta di “ficus benjamin e pinus halepensis” che, nel corso degli anni, a causa del notevole apparato radicale, hanno arrecato danni sia al terrapieno su cui erano stati piantati, sia alla struttura stessa della Chiesa.
Dunque – ancora Cassibba – in occasione del progetto di rigenerazione urbana avviato l’anno scorso che vede il ripristino non solo di alcune vie antiche del centro, ma anche la parte antistante la Chiesa e la piazzetta della biblioteca, abbiamo naturalmente acquisito tutte le debite autorizzazioni da parte del Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana alla rimozione degli alberi, e i pareri di un esperto agronomo sui danni arrecati e potenziali qualora gli alberi rimanessero al loro posto, oltre alla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza pubblica causati dall’evidente cedimento del muro di contenimento del terrapieno. Sono atti e documenti depositati presso i nostri uffici comunali – commenta l’assessore Cassibba – ai quali chi ricopre un ruolo istituzionale, può accedere tramite una normale richiesta. Perché è questo ciò che si dovrebbe fare prima di sollevare polemiche molto facili da smentire.
L’attività ispettiva di ogni singolo consigliere comunale consiste nell’accertarsi prima e, in caso, intervenire dopo. Ad ogni buon conto, gli alberi da estirpare, non sono destinati alla morte ma, come quelli della biblioteca, saranno piantumati presso il realizzando cimitero di Pedalino anche perché, una delle principali condizioni poste dalla Soprintendenza BB.CC.AA nel parere paesaggistico, è quella della ripiantumazione in spazi pubblici del Comune. Il giudizio sull’aspetto che assumerà tutta la zona tra la chiesa della Madonna Annunziata, la via Mons. Cabibbo e la Chiesa di San Filippo Neri, lo lasceremo ai cittadini una volta completati i lavori di rigenerazione urbana”.
“Sono palesi alcune inesattezze nella polemica sollevata – aggiunge il sindaco Maria Rita Schembari-. Ad esempio, non è vero che quegli alberi esistono da sempre per due motivi: il primo perché non esiste una chiesa dove il prospetto principale venga nascosto da alberi e il secondo perché da alcune documentazioni fotografiche della Chiesa, nei primi del ‘900, i ficus non c’erano. Inoltre – ancora il primo cittadino – l’ombra offerta dai due Ficus risultava da tempo non fruibile da alcun cittadino, vuoi per la disconnessione della pavimentazione e del terreno creata dalle radici degli stessi alberi, vuoi perché le chiome folte, che ottundevano la facciata della Chiesa, ospitavano numerosi nidi di uccelli, che con le loro deiezioni “scoraggiavano” molti dallo stazionare comodamente a fruire dell’ombrosa frescura.
Pertanto, così come da progetto di questa amministrazione, la facciata della Chiesa già dedicata a San Filippo Neri non avrà nell’immediato superfetazioni vegetali che ne coprano la lineare, originaria bellezza, ma, al contrario, siamo certi che, opportunamente illuminata, essa contribuirà ad accrescere la già notevole suggestione scenografica di questo scorcio di città”.