I primi pagamenti dell’assegno di inclusione da 500 euro per gli italiani che hanno fatto già domanda tra il 18 dicembre 2023 e il 7 gennaio 2024 arriveranno dal 26 gennaio. Lo annuncia l’Inps che erogherà l’assegno di inclusione ovvero un aiuto economico destinato a chi ha bisogno di un sostegno per integrarsi meglio nella società e nel mondo del lavoro. Ma come funziona e chi può beneficiarne?
Cos’è l’assegno di inclusione?
L’Assegno di Inclusione rappresenta una significativa evoluzione nel panorama delle politiche sociali italiane, segnando un cambiamento rispetto al precedente sistema del Reddito di Cittadinanza. Negli ultimi anni, l’Italia ha intrapreso un percorso di riforma delle proprie politiche di welfare, con l’obiettivo di fornire un supporto più mirato e efficace a chi si trova in condizioni di difficoltà economiche e sociale. Il Reddito di Cittadinanza, introdotto nel 2019, è stato un primo passo importante in questa direzione. Questo programma era destinato a fornire un sostegno economico a coloro che si trovavano in uno stato di bisogno, cercando allo stesso tempo di incentivare l’inserimento lavorativo.
Tuttavia, nel tempo, si è sentita la necessità di una soluzione più focalizzata sulle esigenze individuali e sulle dinamiche familiari, con un’attenzione particolare verso l’inclusione sociale e lavorativa. Da qui nasce l’Assegno di Inclusione, un’evoluzione del Reddito di Cittadinanza che mira a rispondere meglio a queste esigenze. L’Assegno di Inclusione è un aiuto finanziario destinato a quei nuclei familiari che si trovano in situazioni di particolare vulnerabilità sociale ed economica. Il suo obiettivo è quello di facilitare l’integrazione sociale e lavorativa dei beneficiari, attraverso un supporto che va oltre il semplice aspetto economico.
I destinatari di questo assegno sono famiglie con componenti disabili, minori, anziani o persone in condizioni di svantaggio sociale. Una novità importante rispetto al Reddito di Cittadinanza è il focus sull’attivazione sociale e lavorativa, che si concretizza attraverso la firma di un Patto di Attivazione Digitale (Pad). Questo patto prevede l’impegno del nucleo familiare a partecipare attivamente a percorsi di inserimento o reinserimento lavorativo e sociale.
Cosa devi sapere sull’assegno di inclusione:
Inizio dei pagamenti: i primi pagamenti saranno fatti dal 26 gennaio per le domande presentate tra il 18 dicembre e il 7 gennaio. Ma attenzione, è possibile fare domanda anche per tutto il mese di gennaio.
- Come fare domanda: puoi inviare la tua domanda online sul sito dell’Inps o attraverso i Centri di Assistenza Fiscale (Caf) a partire dall’8 gennaio.
- Chi può ricevere l’assegno: l’assegno è pensato per le famiglie in diverse condizioni, come quelle con persone disabili, minori, anziani oltre i 60 anni, o in situazioni di particolare difficoltà.
- Requisiti economici e patrimoniali: per ricevere l’assegno, ci sono dei limiti di reddito e patrimonio da rispettare. Ad esempio, il reddito familiare non deve superare determinate soglie, e lo stesso vale per il valore dei beni immobili e mobili.
- Il Patto di Attivazione Digitale (Pad): è importante firmare questo accordo, che è un impegno a partecipare a iniziative di inclusione sociale e lavorativa. Se lo firmi in ritardo, l’assegno ti verrà dato dal mese successivo.
- L’assegno di inclusione è una nuova misura per aiutare chi ha più difficoltà a inserirsi nel tessuto sociale e lavorativo. Qualcosa tuttavia molto diverso dal ‘vecchio’ Reddito di Cittadinanza. Per averlo basta fare la domanda tramite l’Inps.