Alla foce del fiume Ippari, dopo quasi un anno, tutto rimane immobile. Nel febbraio scorso la forza dell’acqua, a seguito di un ciclone, sradicò il ponte che congiungeva le due sponde dello sbocco del corso d’acqua. Lo stesso ponte collegava Scoglitti con l’area archeologica e con il museo di Kamarina. Lo sottolinea la Cna di Vittoria che evidenzia come “da allora l’unica azione sia stata svolta dalla forza erosiva del mare che ha continuato a scalzare alla base la falesia (dove insistono le mura dell’antica colonia greca) rendendo l’area ancora più instabile. E così ai turisti che verranno a Scoglitti continuerà ad essere ostacolato l’accesso all’area archeologica e al museo di Kamarina penalizzando di fatto le attività ricettive e di ristorazione della nostra frazione marinara”.
“Ma preso atto di ciò – chiarisce il presidente della Cna territoriale di Ragusa, Giuseppe Santocono, unitamente al responsabile comunale di Vittoria, Giorgio Stracquadanio – non possiamo rimanere fermi e rassegnati. Sappiamo che la provincia di Ragusa è un’area pilota del progetto “Coasting”, cofinanziato per 48 milioni di euro dal Fesr-Fondo di sviluppo regionale europeo. Questo progetto punta a migliorare la qualità e l’uso delle risorse naturali del territorio e in particolare a “sviluppare un quadro coerente per il recupero e la gestione costiera”. Sappiamo che grazie “all’Accordo per lo sviluppo sostenibile della fascia costiera ragusana” (sottoscritto dalla Sovrintendenza, dal Libero consorzio e dai Comuni l’8 novembre del 2019) sono stati chiesti 30 milioni di euro solo per Scoglitti.
Tra febbraio e aprile scorso presso la foce vi sono stati più sopralluoghi effettuati nell’ordine: dal presidente della Regione, on. Schifani, dall’assessore regionale all’Agricoltura, on. Sammartino, dall’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, on. Aricò, e con essi vi era il seguito di funzionari della Sovrintendenza, della Protezione civile, del Genio civile, oltre alla deputazione regionale e agli amministratori locali. Ad oggi, di fronte a questi progetti, a questi accordi e a questi sopralluoghi nulla si è mosso, Scoglitti rimane scollegata da un’area di interesse turistico e culturale e la stessa zona risulta essere in forte dissesto. Qui non si deve realizzare il ponte sullo Stretto ma soltanto un cavalcavia su un fiume, che oramai è poco più di un torrente, e delle opere di protezione costiera non invasive a tutela del parco archeologico. Come Cna, chiederemo a breve un incontro con gli organismi preposti per capire realmente se esiste, nei fatti, la volontà di portare a termine quest’opera oppure si preferisce isolare Scoglitti e le sue attività ricettive e di ristorazione”.