La comunità dei fedeli di Giarratana ha celebrato l’apertura dei tradizionali festeggiamenti in onore di sant’Antonio abate con il suono a festa delle campane e lo sparo di colpi a cannone. Sabato scorso, in basilica, i componenti del comitato dei festeggiamenti e i fedeli, sotto la guida del parroco, il sacerdote Francesco Mallemi, hanno animato il tradizionale rito della traslazione del seicentesco simulacro, che raffigura il santo, sull’altare maggiore.
Un momento ricco di significato simbolico che, anno dopo anno, viene ripetuto in maniera rituale per mettere in evidenza il grande legame esistente tra i giarratanesi e la figura di sant’Antonio abate nel contesto di una delle celebrazioni religiose invernali più sentite dall’intera cittadinanza. Le celebrazioni proseguiranno, adesso, mercoledì 17 gennaio, data in cui si celebra la festa liturgica del santo. Alle 12 il suono a festa delle campane e lo sparo di colpi a cannone, alle 17,15 la recita del Rosario animato dai ministranti, alle 17,30 la celebrazione dei solenni Vespri e alle 18 la celebrazione eucaristica. Il triduo di preparazione alla festa esterna sarà predicato dal sacerdote Giorgio Occhipinti, cappellano dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa.