“Da oggi in poi tutti i cittadini che hanno un immobile situato all’interno del perimetro territoriale di competenza del Consorzio di Bonifica, non dovranno corrispondere nulla al Consorzio se non hanno effettivamente usufruito dei servizi erogati”. Lo annuncia l’Onorevole Ignazio Abbate intervenuto sull’argomento dopo che nei mesi scorsi aveva ricevuto decine di segnalazioni da parte di cittadini ispicesi, sciclitani e più in generale della provincia di Ragusa, che si erano visti recapitare bollette piuttosto pesanti per servizi mai ricevuti.
“E’ arrivato il momento di fare chiarezza su questo meccanismo che per anni non ha fatto altro che produrre ricorsi ed impugnative da parte degli utenti che hanno visto sempre soccombere il Consorzio di Bonifica. Ricorsi scaturiti dalla ricezione di bollette a prescindere dalla concreta funzionalità e dell’effettiva utilità delle reti irrigue presenti. D’altronde il comma 1 dell’articolo 10 della legge regionale 25 maggio 1995 è chiaro quando, riferendosi ai soggetti obbligati al pagamento delle spese per la manutenzione ordinaria e la gestione delle reti irrigue in servizio, usa la dicitura “benefici effettivamente conseguiti” intendendo che non basta avere un immobile ricadente nel perimetro di competenza del bonifico per essere destinatari di avvisi di pagamento.
Onde evitare lunghi contenziosi legali, che vedono sempre soccombenti gli enti consortili, abbiamo voluto inserire nel documento finanziario recentemente approvato questa interpretazione autentica dell’articolo che spazza via ogni dubbio”.