Tutto incentrato sulle questioni infrastrutturali delle criticità per le tratte autostradali Modica-Scicli (mancanza dei fondi per la realizzazione) e Modica Ispica (traffico a corsia unica per lavori a solo un paio di mesi dall’inaugurazione) e della costituzione di un Comitato per la realizzazione di un collegamento stradale veloce aeroporto di Comiso – aeroporto di Catania, il dibattito politico sulle vicende più strettamente cittadine ha un po’ languito, anche se non è stato del tutto assente. A tenerlo vivo ci hanno pensato i due consiglieri comunali del Pd Mario Chiavola e Peppe Calabrese che hanno espresso alcune perplessità sul trasferimento degli uffici anagrafici del Comune dalla storica sede di Palazzo dell’Aquila, in Corso Italia ai locali dell’ex biblioteca civica di via Matteotti.
Dopo aver ribadito che “per noi si tratta di una scelta incomprensibile e che sono pronti a monitorare l’insorgenza di eventuali criticità”, i due esponenti dem chiariscono “il dado è tratto. I servizi demografici saranno attivati da lunedì prossimo nella nuova sede dell’ex biblioteca di via Matteotti. Una scelta che non abbiamo avuto remore a definire incomprensibile, ancora di più dopo il sopralluogo che avevamo compiuto nel mese di ottobre scorso perché quello che avevamo visto non ci era affatto piaciuto. Speriamo, adesso, per i cittadini ragusani, a cui questo intervento è costato qualcosa come 300mila euro, che le anomalie siano sistemate e che perlomeno i locali siano diventati più funzionali dal punto di vista delle vie di fuga anche per i portatori di handicap”. “Stiamo sguarnendo la sede centrale – è spiegato dai due consiglieri democratici – di un servizio dalla valenza storica. Per di più, stiamo andando a intasare un’area che, per quanto riguarda le aree di sosta, faceva già registrare le proprie problematiche mentre di fronte a palazzo dell’Aquila c’è il servizio del parcheggio multipiano che si può senz’altro considerare pienamente rispondente alle esigenze degli utenti.
Speriamo che la situazione possa essere in qualche modo inquadrata nella maniera migliore. Una cosa è certa. Monitoreremo con attenzione lo stato delle cose e verificheremo se insorgeranno o meno delle criticità. Saremo pronti a denunciare tutto ciò che non va”. Un altro intervento pubblico riguarda il quartiere barocco di Ibla, su cui torna ad insistere il Comibleo, che per l’immediato futuro di Ibla lancia al Comune la proposta di una conferenza d’ascolto allargata a tutte le parti in causa”. Il Comitato Spontaneo di Volontariato Ibleo la articola in questo modo “concluso il periodo dei festeggiamenti natalizi e dopo qualche giorno per assicurarci il ritorno al tran tran quotidiano, è opportuno che, già sin da ora, si possa cominciare a programmare, in vista delle fasi clou del 2024, tutto il necessario, dal turismo alla migliore vivibilità per i residenti, della città antica”. Comibleo dunque manifesta la propria disponibilità per un confronto allargato alle realtà operative presenti sul territorio comunale in questione, per evidenziare criticità e avanzare proposte specifiche su ciò che è meglio fare per rilanciare Ibla. “Abbiamo visto che il sindaco – affermano dal Comibleo – ha partecipato alla riunione dell’Osservatorio sul turismo snocciolando una serie di dati relativi all’intera città.
Ibla, però, può contare su dinamiche specifiche, come del resto anche Marina di Ragusa, e pur non disancorandola dal resto del territorio è chiaro che dovrebbe essere posta più attentamente sotto i riflettori almeno per non disperdere i passi in avanti compiuti negli ultimi vent’anni. Sarebbe, dunque, opportuno indire una conferenza aperta a tutti coloro che sono interessati alle sorti della città antica per tracciare il quadro della situazione e per stabilire, tutti assieme, sotto la regia dell’amministrazione comunale, quali potrebbero essere le linee strategiche da attuare per il prossimo futuro. Dalla fase dell’ascolto a quella operativa, il passo potrebbe essere breve. Non è operazione semplice, lo sappiamo, ma da qualche parte si deve pure cominciare. Invitiamo, dunque, il sindaco a rendersi disponibile lungo questa direzione. Lo aspettiamo con ansia a Ibla per dare il via a questo confronto allargato a tutti”. (da.di.)