Non solo polemiche tra forze politiche, sul centro storico di Ragusa, ma anche proposte e allarmi. Al di là dello scambio di note stampa tra il movimento civico del sindaco Cassì, Direzione Ragusa, e il coordinatore cittadino di Italia Viva, Filippo Angelica (ne riferiamo in altra parte del giornale) si registrano invece due interventi di cui uno propositivo sulla sorte del Palazzo Ina di piazza San Giovanni, ed un altro di allarme criminalità in piazza Cappuccini. Sul “recupero e valorizzazione di Palazzo Ina” interviene infatti Confimprese Ragusa che afferma “un piano d’intervento per riqualificare palazzo Ina in piazza San Giovanni a Ragusa.
Un centro commerciale da dedicare solo al settore moda, abbigliamento e artigianato con marchi prestigiosi. La proposta, articolata su più punti, potrebbe rigenerare una parte della città che, da anni, versa in condizioni di degrado. “Certamente il futuro di palazzo Ina potrebbe essere ben altro – spiega Peppe Occhipinti, presidente territoriale di Confimprese iblea – non più presidio della polizia locale con una parte dedicata alla sede distaccata del tribunale ma un centro d’interesse con botteghe d’abbigliamento di alta moda. Siamo consapevoli di una svolta necessaria per questa parte della città per restituire il ruolo di centralità che merita”. Un bando di gara con una proposta progettuale ben articolata. “Da un trent’ennio si parla di un progressivo abbandono del centro storico, di chiusura di decine di attività commerciali anche storiche – aggiunge il presidente territoriale di Confimprese – serve un’azione drastica con un intervento di ristrutturazione su più livelli.
Conservare il centro storico significa riconoscere l’importanza della trasmissione alle generazioni future del significato e del valore del nostro patrimonio culturale. Successivamente si può pensare all’attuazione di un processo di urbanizzazione che garantisca la possibilità di vivere il centro storico della nostra città in modo attivo e collettivo”. Il presidente provinciale di Confimprese, Pippo Occhipinti, parla di una rigenerazione urbana e culturale di Ragusa. “Per affrontare le nuove esigenze è necessario un approccio multidisciplinare – aggiunge il presidente provinciale – Inneggiare al ritorno al passato, pensare di arrestare i processi di cambiamento è fuorviante nonché impossibile: serve occuparsi delle contingenze del presente e al contempo chiedersi quale sarà il centro storico del domani. Il pieno recupero di Palazzo Ina, in piazza San Giovanni, è il primo importante tassello” Sul pericolo della microcriminalità, che sicuramente contribuisce ulteriormente sull’abbandono e sulla mancanza di vivibilità del centro, interviene il presidente dell’associazione politico-culturale Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, che afferma “situazione sempre più preoccupante per il quartiere di piazza Cappuccini. La questione è stata già sollevata in Consiglio comunale.
Ma merita di essere posta sotto i riflettori per evitare che il fenomeno esondi”. Lo dice il presidente dell’associazione Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, dopo avere preso atto delle denunce presentate da commercianti e residenti. Denunce che fanno riferimento a scippi e a una rissa tra cittadini migranti. “Questa escalation, ed è il dato più preoccupante – continua Chiavola – nel giro di un paio di settimane. Sappiamo che le forze dell’ordine stanno facendo il possibile per contenere questo e altri fenomeni. Chiediamo una attenzione maggiore anche sul fronte dello spaccio di sostanze stupefacenti. Sembra che la problematica da piazza San Giovanni, dopo i controlli più attenti a cui l’intero sito è stato sottoposto, si sia spostata in un’altra zona del centro storico superiore. Tutto questo è sinceramente insopportabile. Abbiamo visto le immagini di uno scippo consumatosi poco prima del ponte Vecchio e ci sembra che tutto questo sia assolutamente inconcepibile. Speriamo che i ripetuti allarmi che si stanno lanciando su questo fronte possano in qualche modo essere utili a calmierare la situazione”. (da.di.)