In piazza a Ragusa per dire no ad un provvedimento inserito nella nuova Legge di bilancio del Governo nazionale e che penalizza i marittimi italiani ai quali viene decurtata l’indennità di malattia.
La FIT Cisl ragusana, così come sta avvenendo in tutto il paese, ha organizzato un sit in che stamattina ha portato i rappresentanti dei lavoratori davanti alla Prefettura in piazza Matteotti.
“Sono almeno 3500 i marittimi coinvolti tra Ragusa e Siracusa – ha detto Antonino Giannone, responsabile del presidio FIT ibleo – Basti pensare a quante persone operano nel porto di Pozzallo per avere il quadro chiaro di una categoria che svolge lavoro usurante. Il provvedimento del Governo colpisce quei marittimi imbarcati su navi con bandiera italiana e quelli impiegati su rimorchiatori.
Riteniamo gravissima l’introduzione di una simile norma – conclude Giannone – e malgrado i nostri ripetuti appelli finalizzati alla sua totale cancellazione, non possiamo non evidenziare che questo atto, denota un’assoluta mancanza di attenzione e di rispetto nei confronti di una categoria strategica che opera in condizioni lavorative particolarmente complesse, molto spesso in ambiti lavorativi difficili, svolgendo lavori pesantemente usuranti”.
Al termine del sit in la delegazione della FIT Cisl ha consegnato un documento al Capo di gabinetto della Prefettura e nel quale si chiede un intervento con le istituzioni competenti per manifestare la forte preoccupazione esistente tra i lavoratori.