Riceviamo e pubblichiamo una lettera di riflessione di Nele Vernuccio sulla Giornata della Memoria. Ecco la lettera: Oggi, 27 gennaio 2024, a distanza di 78 anni, nello stesso luogo dove sono stati accolti gli ebrei dopo la barbara e ingiusta deportazione, quello stesso popolo che è stato accolto 78 anni fa adesso sta compiendo un barbaro genocidio verso quel povero palestinese. Ricordiamoci che anche il popolo palestinese ha il diritto ad avere uno Stato ove potersi identificare. L’uomo è davvero barbaro, a distanza di 78 anni sta compiendo lo stesso genocidio, forse con più barbaria di quello che hanno vissuto loro.
Ci riteniamo una società evoluta ed innovativa, ma innanzi all’odio l’uomo dimentica tutto e in un batter d’occhio ritorniamo alla violenza che ha caratterizzato l’uomo primitivo, quello che però non aveva sviluppato la ragione come dovremmo averla noi.
In un attimo i credenti dimenticano tutto ciò che hanno avuto inculcato, la fratellanza tra ognuno di noi e uccidono senza un minimo di coscienza e come se non ci fosse più un domani.
Inspiegabilmente l’uomo dimentica tutto ciò che ha vissuto e lo ripete imperterrito come se nulla fosse.
L’uomo non ha imparato nulla dal passato, i libri di storia non sono serviti a nulla. Innanzi all’odio l’essere umano indossa i paraocchi e non ricorda alcunché. Si, alla Giornata della Memoria, ma in ricordo di tutti i genocidi senza distinzione di popolo! “. (di Nele Vernuccio)