Dopo un incessante martellamento durato mesi, i fatti sembrano dare ragione al consigliere comunale di Ragusa, Gaetano Mauro, della lista Generazione, ed alla sua battaglia contro le modalità adottate nella richiesta dei requisiti per la partecipazione ai concorsi dirigenziali per la Società Iblea Acque. Requisiti che, aveva denunciato il consigliere di opposizione, sembravano ‘cuciti’ addosso a qualcuno, per non parlare della richiesta di una laurea non più esistente da ben 15 anni. Evidentemente le motivazioni giuridiche di Mauro hanno messo la pulce nell’orecchio del Comitato di Controllo Analogo della società in house, composto dai sindaci iblei che hanno deciso di “proporre all’amministratore unico una modifica ed integrazione degli schemi di bando”. Questa la nota stampa del Comitato.
“Il Comitato di Controllo Analogo di Iblea acque S.p.A., nel valutare le forme e la sostanza degli schemi di bando pubblicati per le selezioni dei dirigenti e dei funzionari da reclutare per un anno, per le necessità gestionali dell’Ente, al fine di garantire la più ampia partecipazione alle selezioni, delibera di proporre all’amministratore unico, una modifica ed integrazione degli schemi di bando secondo le seguenti indicazioni: per il reclutamento di 2 dirigenti: non fissare requisiti aggiuntivi rispetto all’esercizio comprovato della funzione di dirigente; per i candidati che hanno svolto mansioni di funzionario-quadro, richiedere il requisito della abilitazione professionale, senza limite temporale minimo; per il reclutamento di 4 funzionari: prevedere il requisito della abilitazione professionale senza limite temporale minimo; sostituire le denominazioni delle lauree richieste con quelle rispondenti alle classi attualmente vigenti, facendo valere le equipollenze; prevedere uno spostamento di 30 gg. decorrenti dalla data di pubblicazione degli avvisi rivisti, della scadenza dei termini per la presentazione delle istanze di partecipazione; nelle more dell’espletamento delle citate procedure, avviare i procedimenti per i concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato”.
Su questa decisione (saggia oltre che doverosa, riteniamo noi) è arrivato un commento da parte del consigliere comunale M5 Sergio Firrincieli, che afferma “abbiamo sempre detto che l’acqua deve rimanere pubblica e lo abbiamo ribadito in Consiglio comunale quando l’amministratore unico di Iblea Acque è venuto a raccontarci che cosa aveva fatto e che cosa farà. Naturalmente, confidavamo sul fatto che tutte le procedure sarebbero state improntate alla massima trasparenza e caratterizzate da atti legittimi, così come abbiamo dichiarato in aula. Certo, il fatto che siano emerse irregolarità nel primo bando e che adesso il comitato di controllo analogo abbia eccepito sull’iter per le assunzioni, deve per forza farci porre un mucchio di domande rispetto a quelle che, in apparenza, leggiamo come furbate”. Lo dice il consigliere comunale del movimento Cinque Stelle, Sergio Firrincieli, dopo quanto accaduto in queste ultime ore, con la netta presa di posizione del comitato che ha voluto riportare le procedure per le assunzioni lungo l’alveo della correttezza. “Se da un lato, questo, naturalmente – continua Firrincieli – non può che farci ritenere soddisfatti, dall’altro fa sollevare ulteriori interrogativi. Soprattutto per quanto riguarda il mettere in discussione la fiducia che i sindaci nutrono nei confronti dell’amministratore unico.
Diciamo che l’istanza formulata e pretesa dai sindaci attraverso il comitato comporterebbe un passo indietro del massimo vertice di Iblea Acque senza essere richiesto. Siamo certamente soddisfatti della posizione assunta dai primi cittadini, una circostanza che dimostra come la società pubblica debba sempre fare i conti con la politica, quindi con i rappresentanti dei cittadini. Certo, ci dispiace che il tutto abbia dovuto avere inizio dalla doppia denuncia pubblica di un consigliere comunale perché diversamente questa questione sarebbe naufragata nell’indifferenza generale. Mi chiedo perciò, a questo punto, chi dovrebbe prendere decisioni drastiche. Tanto finirà come sempre. E cioè che nel giro di tre giorni tutto cadrà nel dimenticatoio. In attesa, speriamo mai più, del prossimo tentativo; in attesa, speriamo anche in questo caso mai più, della prossima furbata”.
Del resto le perplessità esternate varie volte dal consigliere Mauro nel corso di questi mesi sono state raccolte anche a livello sindacale. Infatti appena pochi giorni fa la segreteria provinciale di Ragusa della Cisal Federenergia e della Fiadel CSA, retta da Giorgio Iabichella con una lettera inviata alla Società iblea Acque, al Prefetto, al Direttore del Centro per l’Impiego di Ragusa e a tutti i componenti del Comitato Controllo Analogo nonché ai Sindaci di Ragusa, Vittoria, Comiso, Ispica, Giarratana aveva chiesto: l’immediata sospensione della determina n. 163 del 27/12/ 2023 con oggetto “indizione selezione pubblica per il conferimento di n. 6 (sei) incarichi a contratto”; l’annullamento della determinazione n. 197/2023, riguardo l’adozione del programma per le assunzioni di personale nel 2024; di essere convocati urgentemente per un esame congiunto, per rivedere tutti i passaggi del personale già effettuati, quelli in itinere e tutte le procedure in essere per l’assunzione di personale e/o progressioni interne” (daniele distefano).