Con una circolare ufficiale, l’INPS ha sbloccato il Bonus Mamma 2024, un incentivo pensato per sostenere le mamme lavoratrici con almeno due figli (in via sperimentale per il 2024, successivamente si parla di 3 figli), offrendo la possibilità di ottenere fino a 3.000 euro all’anno. Questa iniziativa, parte della Legge di Bilancio, mira a rilanciare la natalità in Italia, concentrandosi esclusivamente sulle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato.
La circolare INPS sul bonus mamma 2024
La tanto attesa circolare dell’Istituto di Previdenza ha finalmente chiarito i dettagli del Bonus Mamma 2024, confermando che i pagamenti inizieranno già nel mese di gennaio per le dipendenti a tempo indeterminato con almeno due figli, in riferimento all’erogazione del 2024.
Cos’è il Bonus Mamme 2024?
Il Bonus Mamma è parte di un ampio pacchetto natalità voluto da Giorgia Meloni. L’obiettivo è riconoscere il contributo sociale delle donne che hanno almeno due figli, compensando in parte i contributi previdenziali pagati dallo Stato. L’incentivo prevede l’esonero della contribuzione previdenziale, pari al 9,19% della retribuzione, fino a un massimo di 3.000 euro annui per chi ha tre figli. L’esonero massimo mensile è di 250 euro.
A chi tocca il bonus?
Per il 2024, l’agevolazione è estesa alle mamme di almeno due figli fino al compimento del decimo anno dell’ultimo figlio. La concessione del bonus avviene alla nascita del secondo figlio nel 2024 e del terzo nel 2025 e 2026, terminando con il diciottesimo anno dell’ultimo figlio per le mamme con tre figli e al decimo anno dell’ultimo figlio nel 2024 per chi ha due figli.
Il beneficio riguarda le dipendenti del settore pubblico e privato, del settore agricolo, apprendiste o lavoratrici in somministrazione. Sono escluse le lavoratrici domestiche, e il bonus è concesso indipendentemente dal livello di retribuzione.
Come fare la domanda per il bonus mamma 2024
La domanda va presentata all’INPS, comunicando il numero e il codice fiscale dei figli. In alternativa, il datore di lavoro può presentare la richiesta direttamente, semplificando il processo per le lavoratrici. Questa misura, pur essendo in via sperimentale per il 2024, rappresenta un passo significativo per sostenere la maternità e il lavoro delle donne in Italia.