È entrato subito nel vivo a Ragusa il dibattito sul Piano Strategico Ventennale, ovvero lo strumento programmatico per lo sviluppo della città su un periodo di lungo termine. Il primo, almeno ufficialmente, con una nota stampa, e non sui social, a esporsi è stato Sergio Firrincieli, consigliere comunale del M5 e soprattutto, ci piace ricordarlo, già candidato sindaco dello schieramento progressista e di sinistra alle amministrative dello scorso anno. Riteniamo il suo un intervento di ampio respiro e soprattutto che vola alto sul deludente panorama politico cittadino. Prima di leggerlo integralmente, vogliamo riassumere i punti, a nostro avviso essenziali .del documento quali l’indicazione di una sorta di super assessorato che accorpi cultura turismo e sviluppo economico; l’individuazione di una società per la costruzione di tutto ciò che servirà per mettere in piedi il Piano strategico ventennale della nostra città; il fondare le proprie politiche su decisioni che possano essere trasversali e condivise, il più possibile; il coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in città così da costruire un percorso condiviso su cui nessuno avrebbe, in seguito, da ridire. Dopo questa riduttiva sintesi, riportiamo comunque integralmente il documento di Sergio Firrincieli.
“Cultura e Turismo da collegare prepotentemente allo Sviluppo economico era stata la proposta che da candidato sindaco avevo sottoposto all’attenzione della città, visto che mai si era fatto prima. Un percorso che l’attuale amministrazione sembra abbia intenzione di intraprendere. Un’idea, quella del supertecnico, che avevamo lanciato nella scorsa campagna elettorale e che, adesso, a quanto pare, la giunta Cassì è intenzionata ad adottare. Apprendiamo, infatti, che il sindaco ha determinato di attribuire la somma di 40mila euro a una società per la costruzione di tutto ciò che servirà per mettere in piedi il Piano strategico ventennale della nostra città. Siamo stati sempre dell’idea che affidare a un tecnico lo sviluppo progettuale di tre assessorati cruciali come quelli di cui stiamo parlando evidenzi la volontà di superare le fasi di stallo. Fino alla scorsa amministrazione, si è inteso affidare a dei politici questo asset strategico dell’amministrazione. E quando parliamo di incarico politico, lo sappiamo, lo stesso subisce pressioni. E siccome pensiamo che il settore debba agire seguendo un programma ben preciso con un business plan ben specifico e quanto più ampiamente condiviso, pensiamo che non debba subire alcuna pressione, quindi essere gestito da tecnici. Comprendiamo, con soddisfazione perciò, che si sta cercando di cambiare verso e non ci si può più fermare all’estemporaneo. Detto questo, voglio chiarire che rispetto a grandi scelte da compiere per la città, e ho fatto questo ragionamento in aula anche con riferimento alla redazione del nuovo capitolato d’appalto sul fronte dell’igiene ambientale, un sindaco dovrebbe fondare le proprie politiche su decisioni che possano essere trasversali e condivise, il più possibile.
Anche perché parliamo di progetti a lunga durata che, poi, potrebbero essere modificati da un’amministrazione di estrazione politica differente, anche solo per mera contrapposizione ideologica. Per confezionare un progetto all’altezza della situazione, dunque, secondo noi – aggiunge ancora Firrincieli – sarebbe opportuno coinvolgere tutte le forze politiche presenti in città così da costruire un percorso condiviso su cui nessuno avrebbe, in seguito, da ridire. Non è certo affare facile. Ma un tentativo bisogna pur farlo lungo questa direzione. Anche per evitare eventuali stop and go futuri legati al succedersi di giunte municipali di differente colore politico rispetto a quella attuale. Si può pensare di stabilire oggi il futuro per i prossimi vent’anni? Se tutto questo è frutto di un’attività di concertazione con le altre forze politiche presenti in città, forse. Il sindaco, dunque, convochi tutte le forze politiche, convochi l’intellighenzia non solo della sua parte politica, con lo scopo di costruire un percorso condiviso che sia quanto più apprezzato, accettato e duraturo possibile”.
“Da questo punto di vista – conclude Firrincieli – ci sarebbe la disponibilità a pagare un buon manager di più degli attuali 40mila euro che sono stati impegnati. Anche perché, a dirla tutta, il costo sembra relativo, addirittura basso per un impegno gravoso del genere. Quando si paga poco, poi, si rischia di non essere sicuri del risultato. Accadrà così anche a noi? Speriamo di no. Speriamo che la progettazione in fieri assicuri quel rilancio turistico di cui l’intera città avverte il bisogno”. E adesso passiamo la parola al sindaco Peppe Cassì che sulla questione ha diffuso questo comunicato. “Piano Strategico ventennale da costruire insieme al territorio e alla cittadinanza. Perché città come Torino, Parma o Matera, per fare solo alcuni esempi, hanno raggiunto obiettivi di lungo periodo significativi e Ragusa non può ambire a sviluppare percorsi simili? Coadiuvati dallo stesso team che ha lavorato per queste città, si vuole immaginare la Ragusa del futuro tramite un Piano Strategico ventennale da costruire insieme al territorio e alla cittadinanza. La prima tappa di un più lungo cammino partecipato, volto a individuare una visione condivisa per Ragusa 2043, data simbolica in cui ricadranno i 350 anni dal terremoto, si terrà sabato 17 febbraio nella sede della Ricca IT in via Giovanni Leone (ex Villa Dipasquale), azienda esempio di una filosofia generativa per il territorio. La prima sessione durerà dalle ore 9.30 alle ore 14.00 e coinvolgerà, oltre ai rappresentanti di Istituzioni, Enti e portatori di interesse, 100 cittadini che vorranno iscriversi.
Alternando momenti in plenaria e gruppi di discussione facilitati da figure esperte, si avvierà una riflessione collettiva sulla costruzione di una visione comune, il “futuro desiderabile” della città. Al pomeriggio, dalle 16.00 alle 19.00, è prevista una sessione aggiuntiva che, a partire dal “futuro desiderabile” avrà l’obiettivo di definire il futuro “possibile”, individuando le linee strategiche e l’impostazione di un piano d’azione. Affinché questa attività produca risultati concreti e sostenibili, è fondamentale la partecipazione degli attori istituzionali e dei portatori di interessi e conoscenze che possono contribuire a definire un piano realistico. Anche questa sessione sarà aperta ai cittadini e alle cittadine che vorranno partecipare. I cittadini che, fino a esaurimento posti, vorranno partecipare potranno farlo iscrivendosi al seguente link eventbrite. In fase di iscrizione è necessario indicare se si desidera partecipare solo al mattino o anche al pomeriggio. Non è possibile partecipare alla sessione pomeridiana senza aver preso parte alle attività della mattina. Si raccomanda di arrivare 15 minuti prima dell’inizio di ciascuna sessione, per consentire un inizio puntuale dei lavori. La partecipazione in presenza è garanzia di un confronto efficace; tuttavia, è prevista la possibilità di ascoltare da remoto la plenaria di introduzione ai lavori (9.30 – 10.00) e la sintesi delle discussioni al termine della mattinata (13.30 – 14.00), nonché di contribuire alle fasi di lavoro inviando proposte scritte. Per partecipare da remoto, ottenendo il link di collegamento ed inviando i propri contributi, è possibile scrivere a: ragusa2043@avventuraurbana.it È possibile scrivere a tale indirizzo anche per segnalare eventuali necessità e fare domande sulle attività previste”. (da.di.)