“Avevamo purtroppo ragione nel sostenere che al nostro territorio si stavano promettendo solo briciole, i nostri calcoli erano giusti e oggi ne abbiamo avuto piena contezza. Per il completamento di tutti i lotti della Siracusa-Gela servono almeno 2miliardi di euro, di cui ad oggi solo 149 milioni sono stati assegnati come impegno verbale di Aricò per finanziare il lotto 9 fino a Scicli, anche di questo non c’è alcuna certezza fino a quando non ci sarà la delibera. Per il resto non c’è alcuna programmazione e i fondi vengono destinati ad opere come il Ponte sullo Stretto o gli inceneritori, lasciando nemmeno le briciole ad un territorio che si trova a pagare, come al solito, per tutti gli altri”.
Lo dicono la deputata regionale del M5s, Stefania Campo ed il coordinatore provinciale pentastellato, Federico Piccitto, che oggi hanno partecipato alla riunione che si è tenuta al municipio di Gela, organizzata dai comuni di Gela e Vittoria ed alla quale hanno preso parte, oltre ad una nutrita delegazione di componenti del Movimento 5 Stelle tra cui il coordinatore regionale Nuccio Di Paola ed alcuni sindaci della provincia di Ragusa, anche il presidente del Cas, Filippo Nasca. “A differenza di quanto accaduto con il governo Conte – proseguono – quando la Ragusa-Catania, è stata sì divisa in quattro lotti, ma solo per una comodità esecutiva, dal momento che sono stati tutti finanziati, questa infrastruttura va avanti a spizzichi e bocconi, senza alcuna certezza di completamento.
Oggi mancavano tutti i componenti della maggioranza regionale, sia i deputati che l’assessore Aricò e il nostro impegno, in questo senso, è quello che questo tavolo si riaggiorni alla presenza di Schifani, per potere avere risposte concrete. E’ inammissibile che questo territorio, da sempre bistrattato, continui a pagare un prezzo così alto, anche perché al danno si aggiunge la beffa: come sottolineato da alcuni sindaci, in questo momento la popolazione del versante modicano, con il completamento dell’autostrada fino a Modica, ha più motivo di raggiungere l’aeroporto di Catania rispetto a quello di Comiso, penalizzando ancora di più un’aerostazione sempre più lasciata a se stessa. E’ inconcepibile continuare a pagare un prezzo così alto, per errori o colpe non nostre. Su questa importante infrastruttura siamo ancora ben lontani dall’avere una posizione chiara ed efficace sia da parte del governo regionale che nazionale, che invece stanno perseguendo tutt’altra strada rispetto a quelle che sono le reali esigenze del territorio”.