La notizia della prematura morte di José La Cagnina, ex calciatore della Cremonese di origini sciclitane, ha scatenato un’ondata di commozione e affetto tra amici e parenti, specialmente nella sua terra d’origine tra Modica e Scicli. La Cagnina, stroncato da un tumore a soli 50 anni, ha lasciato un vuoto nel mondo del calcio e nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto.
Il club della Cremonese ha annunciato la triste notizia con un messaggio commovente, esprimendo le condoglianze alla moglie, ai figli e a tutti i famigliari. La Cagnina ha lasciato un segno indelebile nel calcio, contribuendo al successo della Cremonese, e non solo, con la sua dedizione e il suo talento.
Il Ricordo fraterno di Gianni La Cagnina
Gianni La Cagnina, fratello di José, ha condiviso un toccante messaggio su Facebook, accompagnato da una foto che li ritrae nella spiaggia di Cava D’Aliga, frazione balneare di Scicli. Nel suo post, Gianni ricorda la loro unione fraterna e la forza di José nel affrontare le avversità della vita. Ha sottolineato l’amore di José per la famiglia, la passione per il calcio e il lascito di sorrisi e affetto a tutti coloro che lo hanno conosciuto. “Questi eravamo noi, uniti, l’uno per l’altro, fratelli…di quelli veri. Nei tanti messaggi – scrive Gianni La Cagnina (nella foto con il fratello Josè nel mare di Cava D’Aliga) che mi sono arrivati qualcuno diceva che la vita non è stata benevola con me. Non è vero…mi ha regalato due genitori stupendi e un fratello meraviglioso. Eravamo diversi in molte cose ma il legame che ci univa superava ogni diversità. Hai sofferto tanto ma ricorda fratellino (sei sempre stato questo per me), tu comunque hai vinto….hai vinto la battaglia della vita, regalando sorrisi a tutti, facendoti volere bene da tutti ma soprattutto lasciando un ricordo indelebile nei cuori di chiunque ha avuto la fortuna di conoscerti. So che da lassù proteggerai tutti noi, salutami mamma e papà. Ora riposa in pace fratellino, nuovamente tra le loro braccia”.
Il ricordo di Piero Torchi
Piero Torchi sul suo profilo facebook ha postato il suo tributo a José La Cagnina, ricordando le estati spensierate a Donnalucata, le risate e le vacanze in famiglia. Ha sottolineato la carriera calcistica di successo di La Cagnina, da centravanti del Como giovani scudettato a protagonista della Cremonese che ha conquistato la Serie B. Torchi ha lodato la lunga e felice carriera di José e il suo impegno nell’allenamento giovanile, evidenziando il suo amore per Cava D’Aliga, il luogo nel cuore di La Cagnina.
“Le estati spensierate a Donnalucata, le risate, la villeggiatura tutti insieme a casa del nonno, – scrive Piero Torchi – stretti ma felici, come accade nelle grandi famiglie. E poi i viaggi epici in macchina per risalire tutti insieme a Como. Quanti ricordi, e, cosa rara in questa vita, tutti belli. Oggi mezza Italia ti piange, perchè ovunque sei stato per vincere e per fare vincere ti ricordano tutti con affetto. Eri un guerriero e da guerriero hai vissuto e vinto, fino all’ultimo. Il calcio è stata la tua passione, la tua vita ed anche il tuo lavoro; e con la la tua splendida carriera voglio ricordarti. Sei stato il centravanti del Como dei giovani scudettato, la punta di riferimento dell’Inter primavera vincitrice del “Viareggio”, il protagonista della scalata della U.S. Cremonese dalla C2 alla serie B, per la prima volta nella sua storia, e poi bomber di Biella, Parma, sponda Noceto, Pavia, Lecco e Voghera. Una lunga e felice carriera per chi il calcio lo aveva masticato da piccolo, e di calcio sapeva molto.
Per questo sei stato chiamato dall’Udinese a guidare l’Accademy, fucina di giovani talenti; e in questa veste sei venuto a Modica, perchè volevi avviare una collaborazione con l’Airone ed il suo vivaio.
Mi dicevi “è l’occasione per tornare più spesso a Cava d’Aliga” che per te, sciclitano fino al midollo, era veramente il luogo del cuore; mai un’estate senza tornare, anche quando famoso e pieno di gloria, avresti potuto scegliere, come i tuoi colleghi, lidi esotici o modaioli.
Per te la famiglia era al primo posto, non per modo di dire, ma davvero, come può esserlo per chi resta senza i genitori appena adolescente, vittima entrambi di un male malvagio che è costato la vita anche a te, a soli 50 anni.
Per tutto questo, per quello che è stato, e per quello che sarà, Annalisa, insieme ai tuoi bambini, e Gianni, con tutta la tua famiglia ed i ricordi che ti legano a tuo fratello, dovete essere orgogliosi. Nessuno muore mai quando è nel ricordo della gente; e Josè, tu, in quel ricordo ci sei per sempre.
Vola via sereno e torna tra le braccia dei tuoi genitori; qui hai lasciato una grande donna ed un grande fratello – scrive Piero Torchi – che si prenderanno cura dei tuoi figli con amore e rettitudine. Arrivederci cugino polentone”.
José La Cagnina, oltre a essere un talentuoso calciatore, è ricordato come un uomo di famiglia, un guerriero nel calcio e una figura amata da tutti coloro che ha toccato con la sua passione e il suo affetto. La sua eredità vivrà nei ricordi e nell’amore di chi ha avuto la fortuna di condividere il cammino con lui. Alla famiglia le più sincere condoglianze della redazione del QuotidianodiRagusa.