La Legambiente di Ragusa, con il patrocinio del Comune di Ragusa e della SRR ATO 7 di Ragusa, ha organizzato per venerdì 1 marzo un incontro sul tema “ La gestione dei servizi di Igiene ambientale “ che si terrà a Ragusa presso il palazzo del Libero Consorzio Comunale ( ex Provincia Regionale ) in viale del Fante, alle ore 9.00 . La conferenza sarà un’occasione, nell’anno in cui si iniziano a rinnovare gli appalti, per discutere sugli strumenti e le esperienze per ottimizzare i costi, incrementare i risultati ambientali e migliorare la gestione dei contratti di igiene ambientale. La conferenza vedrà la partecipazione di esperti e consulenti della Fondazione IFEL dell’Anci, amministratori e tecnici di imprese del settore pubblico, professionisti del settore e sindaci coinvolti nel dibattito sulla migliore gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
Tra gli altri Raphael Rossi, professionista esperto nella progettazione e gestione dei rifiuti che ha redatto il “Dossier sul costo dei rifiuti in Sicilia” commissionato da ANCI SICILIA e contenente l’analisi comparativa delle spese sostenute dai Comuni per il trasporto, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti e delle frazioni differenziate in Sicilia con altre realtà italiane. Sarà presente anche l’avv. Giovanni Giaretti, esperto di diritto amministrativo e sulla tutela della Libera concorrenza che ha assistito l’ANCI Sicilia nel ricorso presentato all’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) sul costo dei rifiuti in Sicilia. In particolare, durante la conferenza saranno affrontati i seguenti temi: – Il coinvolgimento degli utenti, i sistemi premiali e l’approccio PAYT e KAYT . I sistemi di tariffazione puntuale (Pay-as-you-throw – PAYT) si basano sul principio “chi inquina paga”: prevedono che gli utenti paghino in base alla quantità di rifiuti effettivamente prodotta e forniscono incentivi alla raccolta dei rifiuti riciclabili e alla riduzione di quelli indifferenziati. L’“informazione puntuale” (Know-as-you-throw – KAYT) è un approccio innovativo sviluppato nell’ambito con l’obiettivo di ridurre i rifiuti urbani attraverso strumenti di conoscenza e persuasione dei cittadini. Il convegno offrirà l’opportunità di conoscere le nuove strategie di gestione dei rifiuti, di applicazione equa della TARI e incontrare altri amministratori pubblici che la stanno sperimentando. Intanto, recentemente Legambiente Ragusa, era intervenuta sulla necessità di “tornare alla normalità e di valutare la gestione unica dei servizi di igiene ambientale affidata alla srr come previsto dalla legge regionale n. 9 del 2010”.
Per l’occasione la storica associazione ambientalista ha scritto “da inizio giugno 2023 il ciclo integrato dell’acqua in provincia di Ragusa non è più in capo ai singoli comuni ma ad un soggetto unico, l’ATI idrico partecipato dai 12 comuni, con la gestione affidata a un operatore pubblico : Iblea Acque. Una novità che ove ben gestita darà risultati positivi. Stessa scelta sembra non valere per la gestione unica dei rifiuti. I sindaci sembra siano contrari. Abbiamo sollevato il problema alcuni mesi fa e chiesto il perché. Ma nessuno finora ci ha dato una risposta. In questo silenzio dei sindaci ha destato piacevole sorpresa il recente intervento del prefetto di Ragusa che chiede ai comuni di optare per la gara unica. Niente di straordinario perché si propone qualcosa che è già previsto dal testo unico ambientale agli art. 200, 202 e 203 e dalla legge regionale 9/2010 all’art. 8 . Anzi, fino alla sciagurata legge regionale n.3 del 2013 che ha determinato il libera tutti, le uniche stazioni appaltante erano le 18 SRR. Oggi le stazioni appaltanti sono diventate 391 quanti i comuni siciliani.
Appare superfluo sottolineare che la stragrande parte dei comuni siciliani avrebbe solo dei vantaggi dal partecipare a gare comuni come dimostra l’indagine conoscitiva dell’Autorità per la Concorrenza. Basta guardarsi in giro, anche in Sicilia, per trovare le risposte . In provincia di Ragusa si potrebbe iniziare con una gara unica per tutti i comuni , anche suddivisa in lotti, che inizialmente coinvolga quei comuni i cui appalti scadono nel 2024-2025 mentre gli altri comuni entrerebbero successivamente nella gara unica alla scadenza dell’attuale contratto . La gara, per garanzia di tutti, dovrebbe tassativamente prevedere la sottoscrizione di tanti contratti e tanti capitolati tecnici prestazionali quanti sono i comuni ma senza vincolo di solidarietà tra le amministrazioni. In questo modo la provincia di Ragusa rientrerebbe, finalmente, nella gestione normale dei rifiuti. (da.di.)