L’amministrazione Schembari propone di mantenere le aliquote dell’Imu per l’anno 2024, riproponendole alte come nel 2023 ovvero le più elevate che la legge consente. La maggioranza consiliare di destra, inoltre, dando prova di scarsa attenzione per le esigenze della popolazione, decide di non approvare l’emendamento proposto dalle opposizioni di ridurre dello 0,1 per cento per i terreni agricoli e per gli immobili di tipo artigianale classe C3 (per le piccole attività) portandoli dall’1,06 per cento a 0,96 per cento.
E’ quanto evidenzia il capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Comiso, Gigi Bellassai, sottolineando che “ci siamo impegnati per aiutare alcune fasce di cittadini che sono la parte produttiva della nostra città. L’amministrazione prosegue nelle politiche di rigidità fiscale, mantenendo tariffe Imu molto alte che impattano sulla nostra comunità, già messa in ginocchio dal taglio dei servizi e dai costi della tassazione locale. Noi – ancora Bellassai – proseguiamo la nostra battaglia per difendere gli interessi dei cittadini.
A ciò si aggiunge che, nel corso dello stesso Consiglio, l’amministrazione Schembari ha incrementato gli oneri di urbanizzazione, bocciando il nostro emendamento per l’esenzione degli oneri relativi al costo di costruzione per gli interventi di rigenerazione urbana, di decarbonizzazione, efficientamento energetico, messa in sicurezza, sismica e contenimento del consumo di suolo, di ristrutturazione nonché di recupero e riuso degli immobili dismessi o in via di dismissione (art. 8, comma 5 L.R. n. 16/2016 e s.m.i.)”. Una proposta, quella del Pd, che avrebbe incentivato gli interventi di una edilizia moderna ed ecosostenibile, per contrastare anche a livello locale i mutamenti climatici.