Presentata all’amministratore comunale di Ragusa un’interrogazione sul mancato utilizzo dei fondi della Legge per Ibla ed in particolare sulla mancata predisposizione dei piani di spesa 2021, 2022 e 2023 eccezion fatta per il primo anno per il quale c’e’ soltanto un piano provvisorio non ancora approvato dal consiglio. Insomma, verrebbe da dire, siamo nella normalità, le opposizioni esercitano il proprio ruolo e tutto procederà come di consueto. Ed invece questa volta non sarà così perché, a presentare l’interrogazione non sono stati consiglieri di opposizione ma bensì di maggioranza. Si tratta di Federico Bennardo, Rossana Caruso e Sebastiano Zagami.
Non nuovi, i primi due, fin da inizio consiliatura, ad iniziative che si potrebbero eufemisticamente definire ‘non allineate’ ai dettami della maggioranza che sorregge l’amministrazione Cassì e che ultimamente hanno trovato nel consigliere Zagami (ex Ragusa Prossima) il terzo componente della triade degli énfantes terribles che probabilmente disturbano i sonni ed i sogni di un sindaco altrimenti blindatissimo nella sua botte di ferro del 63 per cento di consensi. Questo l’intervento di Bennardo Caruso e Zagami sulle criticità che addossano all’amministrazione in merito alla gestione dei fondi della legge per Ibla. “Lo scorso 20 febbraio abbiamo presentato, alla luce di continue segnalazioni che provengono da alcuni cittadini e associazioni del territorio circa la mancanza di programmazione di interventi necessari su Ibla e aiuti economici alle imprese, una richiesta di accesso agli atti sugli investimenti effettuati con i trasferimenti regionali al Comune di Ragusa ai sensi della legge 61/81 (“legge su Ibla”) per le annualità 2021, 2022 e 2023, rispettivamente di 1 milione, 1 milione e mezzo ed 1 milione e 400mila euro.
Per tali trasferimenti, negli anni precedenti – spiegano i tre consiglieri – sono stati approvati dal Consiglio comunale i relativi piani di spesa per le opere da realizzare e, per il successivo trasferimento dei contributi a realizzazione degli investimenti effettuati, la Regione richiede la rendicontazione delle spese sostenute. Ad oggi, si rileva che per le annualità sopra richiamate è stato proposto soltanto per l’annualità 2021 un piano di spesa provvisorio, in quanto ancora deve essere approvato dal Consiglio comunale. Noi consiglieri comunali esprimiamo forte preoccupazione per tale situazione in quanto avere a disposizione, e non utilizzarle, delle risorse così importanti per soddisfare e migliorare l’offerta turistica o la messa in sicurezza di edifici dotati di rilevanza architettonica, si rivela come un danno grave nei confronti della città, sia in termini sociali che economici.
Rilevare gli ingenti finanziamenti che la nostra città ha avuto grazie alla Legge 61/81 e in tutti questi anni non essere stati in grado di potenziare e migliorare Ibla e il centro storico di Ragusa e di garantire sostegni economici agli operatori del settore, è inaccettabile. Corriamo il rischio che la legge su Ibla, proprio per la mancata utilizzazione dei finanziamenti nei tempi utili, possa svanire. Non spendere le somme previste, che tanto sono costate a chi ha lottato per averle, non è un’opzione che riteniamo percorribile e, per questo, crediamo sia doveroso, non avendo avuto opportune rassicurazioni in aula, tramutare la richiesta in interrogazione consiliare sul tema”. (da.di.)