Il cosiddetto “Bonus Mutuo” del 2024 non è tanto un bonus in sé, ma piuttosto un’agevolazione fiscale che consente di dedurre, nella dichiarazione dei redditi, gli interessi passivi pagati alla banca, oltre alle spese e agli oneri accessori, fino a un massimo di 4.000 euro all’anno.
Bonus mutuo 2024, detrazione fiscale: calcolo e condizioni
La detrazione fiscale è pari al 19% degli interessi passivi sostenuti, fino a un massimo di 4.000 euro, quindi il massimo importo detraibile è di 760 euro. Questa detrazione si applica nell’anno in cui le spese sono state effettivamente sostenute, indipendentemente dalla data di scadenza.
Bonus mutuo 2024: chi ha diritto alla detrazione
La detrazione sugli interessi passivi del mutuo spetta al proprietario dell’immobile, titolare del contratto di mutuo e residente nell’abitazione. Il contratto di mutuo deve essere garantito da ipoteca immobiliare e deve essere stipulato entro 12 mesi dall’acquisto dell’immobile o entro 12 mesi dopo.
Bonus mutuo, cambio di residenza e cointestazione del mutuo
Se il beneficiario della detrazione cambia residenza dopo aver iniziato a fruire dell’agevolazione, questa viene meno, a meno che la residenza non sia stata spostata per motivi di lavoro o ricovero, oppure se nell’abitazione risiede un familiare che apparteneva al nucleo originario.
Se il mutuo è cointestato, ogni mutuatario ha diritto alla detrazione in base alla quota di interessi pagati.
Bonus mutuo: spese e oneri accessori detraibili
Nel primo anno dalla stipula del mutuo, le spese e gli oneri accessori detraibili includono l’onorario del notaio, le spese ipotecarie e di perizia.
Bonus mutuo: interessi passivi detraibili
Gli interessi passivi detraibili sono di tre tipi: convenzionali, legali e di mora. È necessario allegare alla dichiarazione dei redditi la Certificazione degli Interessi del Mutuo, rilasciata dalla banca e contenente gli interessi corrisposti durante l’anno.
In caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, è importante conservare il contratto di mutuo, il rogito, la certificazione della banca sugli interessi pagati e altri documenti rilasciati dall’istituto di credito relativi agli oneri accessori e alle spese.